Romanò: «Non è stata
la vera Como Nuoto»

L’analisi della capitana all’indomani dell’eliminazione delle Rane Rosa nella semifinale di serie A2.

La delusione, il rammarico per un’occasione persa e forse più a portata di mano di quanto non si credesse affiora sul volto delle Rane Rosa. Al termine della partita casalinga contro l’Acquachiara, gara-2 delle semifinali dei playoff persa col punteggio di 5-8, le ragazze si abbracciano a dimostrazione di una compattezza di squadra inscalfibile. Il pubblico lo capisce e saluta la Como Nuoto in rosa con un generoso applauso che in parte lenisce la tristezza.

Trieste, finalista di diritto nello spareggio che assegnerà la promozione in serie A1, forse temeva di più la Como Nuoto rispetto a un’Acquachiara valida ma forse, nonostante tutto, più abbordabile.

È anche il pensiero del capitano delle Rane Rosa, Maria Romanò, che analizza con un velo di tristezza nella voce questa semifinale troppo breve per esser soddisfacente: «Sono molto rammaricata perché quella vista non era la vera Como Nuoto. Si poteva vincere questa partita, bastava non essere così timorose verso un’avversaria che ha messo in acqua tutte le arti a sue disposizione per passare il turno. Mi sarebbe piaciuto giocare la finale con Trieste, innanzi tutto per archiviare una bella esperienza di finale playoff, e poi perché non sarei stata così sicura dell’esito della sfida».

L’articolo completo sulla Provincia di sabato 15 giugno

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