Rugby Como, prima soffre
Ma poi dilaga con il Gattico

Serie C2 - Primo tempo in parità sul campo dei piemontesi, poi i Cinghiali si scatenano

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Marcatori: :p.t. 11’ piazzata Gattico, 19’ piazzato Piscitello (RC); s.t. 14’ meta non trasformata Panayos (RC), 33’ meta non trasformata Loddo (RC), 38’ meta non trasformata Verga (RC).

COMO: Viganò, Panayos, Verga, Catalano, Jacopo Bernasconi (Gusmeo), Piscitello, Faro (Zanini), Sala, Loddo, Albertani (Andreetto), Bartesaghi (Andrea Merlo), Francesco Bernasconi, Renzaglia (Livio), Flocco (Corbetta), Marconi. All. Marco Bianchi.

Il Rugby Como chiude il girone d’andata del campionato di serie C2, con una vittoria. Ma per i Cinghiali non è stato semplice espugnare il terreno dei piemontesi del Gattico. Primo tempo chiuso in parità, grazie ad un piazzato per parte. Ripresa di marca comasca, con le tre mete non trasformate che hanno portato al successo.

«Non abbiamo giocato bene -spiega coach Marco Bianchi -.I nostri avversari si sono dimostrati molto grintosi e aggressivi e ci hanno messo in difficoltà». I problemi più gravi per i Cinghiali sono arrivati nella prima frazione di gioco. Anche perché il Gattico è passato in vantaggio, per primo, all’undicesimo con un piazzato. Dopo otto minuti Piscitello ristabilisce la parità, grazie ad un piazzato. Il 3-3 non cambia più e così si arriva al quarantesimo.

«Nel primo tempo la mischia dei piemontesi è stata dominante -precisa Bianchi -. Nonostante questo noi abbiamo avuto molto possesso, ma abbiamo commesso molti errori, per la poca lucidità». L’intervallo serve ai comaschi per caricare le pile e schiarire le idee. Effetto perfettamente riuscito, con il match che cambia volto e finisce nelle mani degli ospiti. La meta di Panayos al quarto d’ora, rimette la partita nel giusto binario e quelle di Loddo e Verga, nella parte conclusiva, sigillano il successo. «Nel secondo tempo siamo andati decisamente meglio in mischia e finalmente abbiamo giocato di più con i trequarti -prosegue coach Bianchi -. Abbiamo accelerato un po’ e abbiamo concretizzato facendo tre mete».

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