Sacchetti: «Si vede la sua mano
Con il Charlie Cantù è una minaccia»

Intervista con l’allenatore di Brindisi che domenica sarà a Desio per sfidare la Mia di coach Recalcati.

Meo Sacchetti, domenica ritroverà il Charlie sulla tolda di comando canturina...

«Sono molto contento e mi fa piacere per lui. In fondo si tratta anche di una bella storia del basket quella che racconta di un grande allenatore che torna a occuparsi del “suo” grande club. Certo non devo essere io a decantare le doti e le qualità di Carlo. Sicuramente ha portato dentro qualcosa di diverso. E si è visto subito. La società con lui ha fatto la scelta giusta».

Diciamo che lei avrebbe preferito affrontare una Cantù senza Recalcati. Che lo status quo precedente, insomma, l’avrebbe gradito di più.

«Su questo non ci sono dubbi. Ci mancherebbe altro. Pur con tutto il bene che gli voglio, poteva iniziare più in là questa sua nuova esperienza».

Brindisi è nona in classifica pur avendo gli stessi punti della settima, mentre Cantù deve ancora capire se poter focalizzare un nuovo obiettivo. Ebbene, l’impressione è che solo vincendo contro di voi potrà definitivamente congedarsi dalla lotta per la salvezza e al contempo mettere nel mirino uno scenario da playoff. Insomma, match importante per voi e fondamentale per loro?

«Concordo. In effetti è una sorta di incontro chiave per Cantù, anche perché mancano sempre meno partite al termine della regular season e rientrare si farebbe sempre più difficile. Noi stessi sin qui ci siamo guardati molto dietro e stiamo iniziando a dare una sbirciatina davanti. Del resto è stato sin dall’inizio un campionato molto strano, con risultati particolari che hanno cambiato più volte la situazione. Le due ultime vittorie di Cantù nonché il successo di Varese a Avellino sono risultati per certi versi molto inaspettati».

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