Sacripanti unico canturino
alle Final Eight di Coppa Italia

Il coach sarà presente alla guida della Scandone Avellino.

Quella con l’effigie di Pino Sacripanti sarà l’unica bandiera canturina che da domani verrà issata al Forum di Assago in occasione delle Final Eight di Coppa Italia.

All’assenza dell’Acqua Vitasnella, rea di non essersi piazzata tra le prime otto al termine del girone d’andata, si è infatti aggiunta negli ultimi giorni la defezione di un altro canturino, ovvero Carlo Recalcati che pure l’obiettivo l’aveva legittimamente raggiunto alla guida della Reyer Venezia prima però di essere messo alla porta da patron Brugnaro.

Tra l’altro, Sacripanti è senza dubbio l’allenatore del momento in Italia, non fosse altro per aver condotto Avellino a una striscia, tuttora aperta, di sette vittorie consecutive. Una rarità, assommare così tanti successi in serie in un campionato così tanto equilibrato come il nostro.

Avellino è la squadra più in forma che si presenta alle Final Eight. Concorda?

«Sì e no. Nel senso che se l’appuntamento fosse stato un paio di settimane fa, allora avrei risposto affermativamente e pure con molta convinzione. Ora, invece, stiamo provando a gestire qualche acciacco fisico di questo e di quello. Insomma, non ci stiamo allenando come vorremmo. Detto ciò, il quarto di finale con Reggio Emilia ce lo giochiamo di sicuro».

Avellino può alzare la Coppa Italia e giocarsela sino alla fine in campionato?

«Chiaro che in Coppa ci proveremo. Quanto al campionato, ci ritroviamo ora al quarto posto, un piazzamento inimmaginabile. Premesso che la squadra è composta da gente perbene e che tiene tantissimo, se saremo bravi a dare continuità a questo lavoro con tanti extra pass e poco egoismo allora potremmo salire ancora qualche gradino. Ciò detto, mi basta arrivare ai playoff».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola giovedì 18 febbraio

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