Sempre il solito Gaines
«Ma ho tirato troppo»

«Dal punto di vista della leadership e dell’esperienza, posso sicuramente aiutare i ragazzi più giovani a esprimersi al meglio»

«Penso di essermi reso protagonista di un buon esordio. In alcune situazioni forse mi sono soffermato un po’ troppo sul tiro quando, in realtà, avrei potuto servire un compagno di squadra in una posizione migliore della mia; quindi è in questo su cui voglio maggiormente migliorare nel prossimo turno». Ecco il commento che Frank Gaines propone in merito alla propria prestazione domenica scorsa a Sassari.

In Sardegna, il trentenne della Florida ha debuttato con la maglia dell’Acqua S. Bernardo nella sua seconda vita canturina. Confermando le sue doti innate di attaccante e realizzando subito 23 punti.

Giusto per fare un paragone, soltanto in tre occasioni nell’intero girone d’andata un giocatore biancoblù ha saputo far meglio: Woodard con 28 contro Trieste e Johnson che ne ha segnati 26 contro Brescia (match finito al supplementare) e 24 a Treviso.

A Gaines viene intanto da chiedere che Cantù sia stata quella del Palaserradimigni. Quantomeno, come l’abbia vista lui. «Abbiamo disputato una gara molto combattuta e se avessimo iniziato la partita come abbiamo giocato nel secondo tempo credo che avremmo potuto ottenere un risultato diverso».

Doveroso altresì interrogarlo riguardo un altro aspetto: vale a dire, cosa crede ci sia più bisogno che Clark possa dare a questa squadra. «Posso aiutarla a essere un po’ più libera in attacco - fa presente -, portandomi dietro la difesa della squadra avversaria, quindi attirando molta attenzione e trovando poi a quel punto un compagno di squadra libero per un tiro aperto. Oltre a questo aspetto tecnico penso che, cin questo campionato, aiutandoli magari anche a crescere e a migliorare in alcuni aspetti che torneranno utili per le loro carriere».

Quali difficoltà invece potrebbe trovare in queste sue prime partite prima di riuscire a entrare compiutamente nel “sistema”? «Chiaramente mi ci vorrà un po’ per mettermi sulla stessa pagina dei miei compagni. Dovrò insomma incanalarmi sui binari giusti, gli stessi già percorsi dai miei compagni di squadra in questi mesi, così da trovarci più facilmente in campo».

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