«Siamo stati poco lucidi
Bene la grande volontà»

L’analisi di coach Cesare Pancotto dopo la sconfitta di Cantù in casa contro Roma.

Vantaggio disperso e “remuntada” fallita. Ma Cesare Pancotto, sa cosa prendere di buono dalla prima sfida che Cantù ha giocato punto a punto: «Di positivo mi prendo la grande volontà che abbiamo dimostrato di avere e la tanta energia che abbiamo messo nel recupero, sul -10, nonché il fatto che abbiamo giocato un buonissimo primo tempo, sia in attacco che in difesa».

Nell’analisi del match, il tecnico marchigiano ammette che Cantù avrebbe dovuto fare di più per aumentare il proprio vantaggio iniziale: «È stata una partita ad altalena. Un “up and down” continuo dal +7 al -10. Abbiamo commesso troppi errori per eccesso di fretta: abbiamo avuto poca lucidità, soprattutto quando abbiamo costruito il vantaggio, non riuscendo a crearne di più, e nei momenti di recupero. La migliore lucidità ti consente di cercare il miglior tiro, invece ci siamo accontenti del tiro da tre. E se devo guardare i numeri, la partita si vince là».

La difesa, aspetto che Pancotto ha sempre a cuore per la sua Cantù, non l’ha convinto fino in fondo: «In difesa abbiamo aspettato e non aggredito. Contro una squadra che ha giocatori di talento bisogna cercare di aggredire, non aspettare. Se tu aspetti l’onda, l’onda ti travolge, se tu le vai incontro, la scavalchi. Quando li abbiamo aggrediti abbiamo creato il vantaggio del secondo tempo e il recupero nel secondo tempo».

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