Società di C d’accordo
«Fermiamoci qui»

L’Assemblea delle società di serie C si è espressa ieri con una richiesta quasi unanime di non scendere più in campo

Sospensione definitiva del campionato, quattro squadre promosse in B, blocco di retrocessione e di ripescaggi dalla serie D, da cui saliranno solo le vincitrici dei nove gironi.

L’Assemblea delle società di serie C si è espressa ieri con una richiesta quasi unanime di non scendere più in campo, come del resto era ampiamente previsto. Lo stop non può ancora annunciarsi come definitivo, l’ultima parola spetta al Consiglio federale, che ha rinviato la riunione inizialmente programmata per oggi e si riunirà nei prossimi giorni. Ma la posizione delle società è molto chiara e difficilmente potrà essere confutata: la stragrande maggioranza, oltre cinquanta club, ha votato per non continuare, per le ragioni di cui si è molto parlato nei giorni scorsi. Tra le società favorevoli alla chiusura definitiva c’è anche il Como.

Più dibattuto e complesso, com’era da aspettarsi, il punto relativo alle promozioni. Soprattutto per la definizione della quarta squadra promossa, tema su cui molte società si sono astenute dal voto. Accantonata l’ipotesi del sorteggio, portata avanti invece da diverse squadre - a quanto pare ben sedici - l’ipotesi di giocare solo i playoff. Ma ha vinto, con 23 voti, l’idea di scegliere la quarta squadra che salirà in B insieme a Monza, Vicenza e Reggina, per meriti sportivi. In particolare utilizzando il criterio della media punti in base alle partite disputate. A questo punto la squadra favorita per la promozione è il Carpi, anche se non c’è stato ancora alcun pronunciamento ufficiale: pur essendo terzo nel girone B, due punti dietro la Reggiana, ha una partita in meno e una media migliore di un soffio, 2.038 contro 2,037.

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