Sodini: «Alzata l’intensità
siamo andati via»

Il coach di Cantù: «È stata una partita controllata più o meno per tutti i 40 minuti. Pesaro un animale ferito».

In sala stampa un soddisfatto coach Marco Sodini analizza in modo diretto e lucido la prestazione della sua squadra, in una gara che a detta dello stesso allenatore di Cantù non era per nulla scontata.

«Questo tipo di partite - esordisce il coach canturino - sono molto problematiche da approcciare perché, per usare una metafora, Pesaro in questo momento è come un animale ferito, che prima di morire (auguro fortemente a Pesaro di non morire mai!) darà tutto quello che ha. Ecco perché faccio i complimenti alla mia squadra per come correttamente ha approcciato la partita nel primo tempo. All’inizio siamo stati poco bravi tecnicamente su alcune situazioni che invece avevamo preparato e sulle quali abbiamo preso canestri che non dovevamo prendere. Però poi ci siamo tarati e siamo riusciti nel secondo quarto ad alzare drasticamente l’intensità della gara».

«Avevo dichiarato nella conferenza stampa pre-partita che ero molto preoccupato dell’approccio della mia squadra a questa gara - prosegue il tecnico biancoblù -: la risposta alla fine è stata una partita controllata più o meno per tutti i 40 minuti. Non siamo mai stati una squadra che spalma l’intensità lungo tutti i 40 minuti e se vogliamo giocarci i playoff non lo possiamo fare, sin dalla prossima partita».

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