Sodini: «Si, è una bella Cantù
Ma il merito non è solo mio»

L’allenatore della Red October ridimensiona le proprie virtù riguardo il buon comportamento della squadra.

«Se ti fa i complimenti una delle leggende della pallacanestro italiana li incassi, stai zitto e ringrazi. Carlo, peraltro, mi ha attribuito meriti che sono persino esagerati».

Il Carlo al quale fa riferimento Marco Sodini, il coach della Pallacanestro Cantù, altri non è che quel Recalcati che non più tardi dell’altro giorno proprio dalle colonne de La Provincia ha speso parole d’elogio per il tecnico viareggino.

Sono comunque soddisfazioni...

«Carlo è un punto di riferimento e l’ho chiamato per ringraziarlo dicendogli appunto che era stato esagerato. Lui mi ha risposto che non posso impedirgli di dire ciò che pensa. Ho riportato questo suo pensiero a mia madre la quale ha esclamato “meno male che esiste ancora Recalcati , uno degli ultimi uomini liberi!”. Non posso far altro che ringraziarlo anche pubblicamente di vero cuore».

Eppure...

«Eppure?

Credo sia la situazione contingente di Cantù a espormi anche a livello mediatico molto più di quello che accadrebbe in un club “normale” anche oltre quello che è il mio ruolo e si presti così a riconoscermi meriti che sono eccessivi rispetto alla realtà.

Intanto il campionato è reduce da una pausa.

E le pause sono abitualmente foriere di momenti di riflessione.

«La realtà è che sono sorpreso del nostro rendimento rispetto al contesto e alla situazione, ma non sorpreso del fatto che alla fine siamo riusciti a trovare un equilibrio. Il problema, semmai, sarà mantenerlo per il futuro».

L’intervista completa su La Provincia di giovedì 30 novembre

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