Hei Como, si è spenta la luce? «Tutti sotto esame»

Rendimento L’allenatore Da Rin: «Senza voler essere drammatici, ma tutti siamo sotto esame»

Sei-cinque-quattro. Non è un modulo di gioco ma il cammino dell’Hockey Como nell’Italian hockey league. Nelle prime quindici giornate della prima fase, i biancoblù hanno infilato tre strisce:la prima di sei sconfitte, la seconda di cinque vittorie e la terza, che è ancora aperta, di altre quattro sconfitte.

A fare male soprattutto le ultime due battute d’arresto:il 2-7 dell’8 dicembre a Casate con il Pergine e il 2-6 nel derby esterno con il Varese.

Ma qual è il vero Como?. «Piacerebbe anche a me saperlo -esordisce coach Massimo Da Rin -.Negli ultimi incontri abbiamo commesso degli errori incredibili, concedendo delle reti “troppo facili” ai nostri avversari. Di contro noi andiamo a segno solo con azioni manovrate e perfette, che però non sempre possono essere finalizzate. Bisogna essere concreti -lo fanno anche le squadre nei campionati più importanti al mondo -più che belli esteticamente». I prossimi appuntamenti saranno fondamentali, non tanto per la classifica (ormai è ufficiale la partecipazione al Qualification round, per staccare gli ultimi tre posti nei playoff)ma per capire l’esatto valore della squadra. «Senza voler essere drammatici, ma tutti siamo sotto esame -prosegue l’allenatore -.I giocatori, a partire dai tre stranieri, in primis i due statunitensi, devono ricompattarsi, mettendo il massimo della professionalità nel “lavoro”. E poi dobbiamo assolutamente migliorare sotto diversi aspetti del gioco. Non voglio più vedere gli errori di posizione, i dischi persi e le “dormite” come nei primi due periodi con il Varese. Ad un certo punto ho detto ai ragazzi se si rendevano conto che stavano giocando davanti a mille persone e che quello era il derby».

© RIPRODUZIONE RISERVATA