Il dott. Panzeri
«Goggia? Decide lei»

«Sofia Goggia alle Olimpiadi? Sarà una sfida a obiettivi contro il tempo». Non è né fiducioso, né pessimista il medico comasco che la, cura

«Sofia Goggia alle Olimpiadi? Sarà una sfida a obiettivi contro il tempo». Non è né fiducioso, né pessimista il dottor Andrea Panzeri, medico comasco a capo della Commissione Medica della Federazione Italiana Sport Invernali.

La rovinosa caduta della campionessa italiana nel corso del supergigante femminile di Cortina, valevole per la Coppa del Mondo, rischia – ancora un volta – di toglierla di scena alla vigilia di un appuntamento importante.

Lo scorso anno un infortunio a fine gennaio le costò i Mondiali di Cortina. Ora, un trauma distorsivo al ginocchio sinistro – evidenziato dalla tac effettuata alla clinica La Madonnina di Milano - , con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, oltre a una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea possono compromettere la sua partecipazione alle Olimpiadi di Pechino.

I giorni a disposizione per provare a rimetterla in pista sono davvero pochi. Non si è persa la speranza. Non l’ha persa lei, ma nemmeno lo staff medico che la seguirà in questo percorso: «Forza d’animo, caparbietà e testa non le mancano di certo – assicura Panzeri -: è un’atleta che ne ha passate di tutti i colori. Purtroppo, ancora una volta, nel pieno della forma fisica arriva un infortunio: lei è la numero 1 al mondo nelle specialità veloci. Psicologicamente, questa caduta e quella di dieci giorni fa pesano parecchio».

Sarà messo in campo un iter di recupero a tappe forzatissime, visto l’incombere della manifestazione cinese. Sarà fatto un tentativo estremo per tentare di essere competitiva.

Altrimenti, Goggia non partirà per Pechino: «È un percorso “border line”, una sfida contro il tempo in cui non abbiamo certezze. Si arriverà a una valutazione finale, in cui peseranno la parte medica e la volontà dell’atleta. Una cosa è certa: è vero che lo spirito olimpico dice che l’importante è partecipare, ma la filosofia di Sofia dice che si partecipa per vincere. Se non ci saranno le condizioni per gareggiare e puntare in alto, non credo nemmeno che partirà. In ogni caso è lei che se la deve sentire: Sofia conosce bene il suo ginocchio, ci ha già lavorato».

La discesa libera, di cui la Goggia è campionessa olimpica, è in programma il 15 febbraio. Ovviamente il suo ritorno in pista dovrà avvenire qualche giorno prima: «Non possiamo pensare di arrivare alla gara senza allenamenti sulla neve. È del tutto evidente che sia un percorso tiratissimo, in cui ognuno si prenderà una parte di rischio. Ora però non voglio sbilanciarmi in un senso o nell’altro. Si guarderanno i progressi giorno dopo giorno».

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