Panzeri, la medicina di Goggia
«Stagione finita? Forse no»

Il medico comasco è stato tra i primi a visitare la campionessa azzurra dopo l’infortunio

La sfortuna perseguita la campionessa di sci Sofia Goggia, che, per un infortunio al ginocchio, dovrà saltare gli imminenti Mondiali di Cortina. Un infortunio assurdo per certi versi, occorsole mentre stava facendo ritorno a valle, da una pista di servizio, con scarsa visibilità.

Ad accogliere la campionessa in clinica a Milano, al suo ritorno da Garmisch, c’era il medico comasco Andrea Panzeri, presidente della Commissione Medica della Fisi, che conosce a memoria il ginocchio destro della Goggia: «L’abbiamo visitata, io e il professor Herbert Schoenhuber, alla “Madonnina” di Milano. Si è sottoposta a una risonanza magnetica che temevamo potesse evidenziare una terza rottura del legamento crociato anteriore, già operato due volte. La diagnosi è invece la frattura, non importante, del piatto tibiale, una situazione che giustificava il dolore. Per forza di cose, seppur non si tratti di un infortunio non significativo, Sofia si trova costretta a saltare i Mondiali».

La Goggia – notizia di ieri – considerato lo stop forzato di sei settimane a cui andrà incontro, si sottoporrà alla rimozione della placca al braccio, “ricordo” di un vecchio infortunio. Ma la stagione potrebbe non essersi conclusa domenica, come fa notare il dottor Panzeri: «Non si opererà al ginocchio, è una frattura che guarisce da sé. Speriamo in un recupero-lampo: in tal caso potrebbe tornare, rischiando qualcosa, nel caso in cui avesse ancora chance di conquistare la Coppa del Mondo di specialità, per salvare almeno uno dei titoli. Non è un mistero che, sia in Coppa del Mondo, sia nei Mondiali, Sofia fosse la favorita numero uno nelle sue specialità».

Il rammarico aumenta se si pensa al modo in cui la sfortuna ha trovato modo di scatenarsi, ancora una volta, sull’azzurra di sci: «In gara o in allenamento un infortunio come questo può capitare, ma farsi male così, a fine attesa dopo l’annullamento della gara, scendendo da una pista di servizio, fa decisamente rabbia. Probabilmente ha inciso la scarsa visibilità in quel momento: con gli sci da superG si è infilata in cumulo di neve riportata».

A livello morale, Panzeri ha trovato un’atleta delusa, ma forte: «La conosco da anni, è un’atleta di carattere e motivata. Purtroppo farsi male in una stagione complicata come questa, a una settimana dai Mondali in casa, demolirebbe chiunque. Ma sta già pensando al futuro. Per tutti i tifosi, per lei stessa e per la Federazione, questo infortunio non ci voleva, ma lo sport è anche fatto di questi incidenti».

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