Storia del tifo azzurro
Tra gioie e fallimenti

Dalla serata della partita virtuale del 2004 alla manifestazione per lo stadio. Oggi due pagine sul giornale

Un viaggio tra gli eroi dei Como? Beh, tra questi non potevano mancare i tifosi. Perché bisogna essere un po’ eroi a tifare una squadra che fallisce tre volte in dieci anni, che da tempo è un’entità separata dal contesto cittadino, e che ha visto anche accavallarsi personaggi degni di un film (da Ciuccariello a Essien). E dunque una puntata del viaggio dedicata alla storia del tifo azzurro era necessaria.

La foto centrale che vedete in questa doppia pagina non è casuale: si riferisce a una delle serate più sentite della storia del tifo azzurro, che nemmeno dopo vittorie e promozioni si arrivò a tanto. Era la notte della partita virtuale, nell’estate del 2004: il Como rischiava di sparire dal calcio (non avevamo capito o non sapevamo che dai fallimenti si può rinascere: non avevamo ancora... confidenza) e al Sinigaglia si ritrovarono tantissimi tifosi, capaci di mandare in scena una serata magica. Tifo alle stelle, striscioni e fumogeni, per la partita che non c’era. Ecco, quella serata resta un simbolo. Un richiamo, un filo conduttore di una tifoseria strana, particolare.

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