Talento Bansal-McNulty
«Una bella sfida per me»

Uno dei due inglesi mandati qui da Denis Wise, assieme al figlio d’arte Davies Walker

«È giovane, dovrà imparare piano piano un calcio di vecchie volpi come la C italiana. Ma quel ragazzo ha delle qualità speciali, in coraggio, visione, tocco di palla». Più o meno è questo il racconto, unanime, di chi ha visto all’opera Amrit Bansal-McNulty, uno dei due inglesi mandati qui da Denis Wise, assieme al figlio d’arte Davies Walker. Tra i due, quello che ha colpito di più è Bansal. Perché il ruolo di punta pura, quello di Walker, è di più di lenta maturazione. I tocchi, gli inserimenti, di Bansal hanno sorpreso. Così siamo andati a conoscerlo, a Bregnano. E prima ancora delle sue (poche) parole, ha colpito l’atteggiamento: lo sguardo perennemente fisso verso un punto lontano, parole misurate, sorrisi il giusto. Tanta concentrazione, tanta abnegazione: focalized, si dice in inglese. La testa dedicata all’obiettivo. Che è? «Un giorno fare assist e gol in qualche squadra importante. Oggi convincere in questa bella sfida, quella di andare via da casa e affrontare un calcio diverso». Già, Como. Con che spirito affronta questa avventura? «Per me è eccitante. Sbarcare nel calcio italiano e provare a convincere. Dite che nella prima amichevole ho fatto bene? Ma era una amichevole, conta il giusto. Sono contento che qualcuno abbia parlato bene di me, ma io devo solo pensare alla prossima partita, alla prossima occasione e cercare di fare bene. Step by step».

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