Tavecchio ricorda Dubini
«Dirigente genuino»

L’ex presidente Figc: «Era animato da valori veri: come lui ce ne sono in giro davvero pochi. Ci conoscevamo da quarantacinque anni»

«Angelo Dubini, nel suo piccolo, è una persona che dal punto di vista morale e sportivo ha dato un’impronta chiara e luminosa al nostro Paese». Carlo Tavecchio, ex presidente Figc, ricorda così il presidente della Guanzatese scomparso giovedì.

Colleghi, presidenti, soprattutto amici. Carlo Tavecchio e Angelo Dubini hanno condiviso un percorso insieme, seppur in realtà differenti, nel mondo del calcio. Quando il calcio dilettanti era, soprattutto, passione e voglia di stare insieme, e una promozione era un lavoro di squadra da festeggiare.

L’ex presidente della Figc, Carlo Tavecchio, è partito dal basso con la sua Pontelambrese, così come Dubini era partito dal basso con la Guanzatese. Insieme, hanno vissuto anni ruggenti sui campi, con Tavecchio che ha saputo ritagliarsi anche una carriera da dirigente che l’ha portato sullo scranno più alto del calcio italiano, ossia la carica di presidente federale.

Per l’ex numero 1 del calcio italiano, la notizia della scomparsa dell’amico Dubini è un fulmine a ciel sereno: «Per me è una tragedia, l’avevo sentito venerdì scorso e mi sembrava che non ci fosse una situazione così grave. Era malato, ma il destino se l’è portato via in modo troppo repentino».

Amici da una vita, Tavecchio ricorda così Dubini: «Era un dirigente genuino, animato da valori veri: come lui ce ne sono in giro davvero pochi. Ci conoscevamo da quarantacinque anni, lui ha fatto di tutto e di più per il nostro amato movimento dilettantistico: era un esempio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA