Tettamanti, un aperitivo con ice
«Uniamo le forze e saremo più grandi»

Intervista con il presidente dell’Ice Club Como. «Sarebbe bello che parlassimo la stessa lingua con un brand del lago».

I numeri, per prima cosa. Impressionanti. Quattro (nuoto – nelle sue derivazioni anche Master e salvamento -, tuffi, nuoto sincronizzato e pallanuoto) le sezioni, 2.000 i tesserati, 100 (tra istruttori, allenatori e responsabili di organizzazione e gestione) i collaboratori e 44 (ormai 45) gli anni di età. Cifre importanti, per una gestione snella con un consiglio di soli 4 elementi: il presidente Nicola Tettamanti, il vice Guido Albanese, il segretario e tesoriere Elena Gatti e il consigliere Roberto Esposito. Con un fiore all’occhiello che da 2006 costituisce l’orgoglio dell’Ice Club Como, ovvero la sezione di nuoto paralimpico, primissima forma di integrazione in società.

Presidente Tettamanti, è tempo di letterine di Natale: sulla sua cosa c’è scritto?

«Mi tocca allora svelarvi un auspicio, quello che vorrei io per il futuro. E cioè che il nuoto e gli sport a esso collegati, a Como, parlassero un’unica lingua».

Un progetto, ci permetta, molto ambizioso.

«Lo so. E ambizioso dovrebbe anche essere il gruppo che verrebbe a costituirsi, perché porterebbe in giro per l’Italia e l’Europa un nome e un brand importanti come quello della città e del suo lago».

E con i campanili e i vissuti storici come la mettiamo?

«Ve lo detto, è un sogno. Ma la storia di questi tempi insegna come questa sia l’unica strada da percorrere. Non tanti rivoli, un unico grande progetto. Mettiamo insieme le nostre conoscenze e avremo tutti ancora più forza di quella che già non c’è adesso.

L’intervista integrale sulla Provincia di venerdì 13 dicembre

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