Toh, chi si rivede: Pennacchioli
Sul podio con le moto d’epoca

L’ex pilota non dimentica il primo amore e torna ad andare forte

Non sanno stare fermi. Così come Claudio Corti è tornato in pista nelle gare del Moto Estate, adesso anche il suo ex manager ma soprattutto ex pilota del Mondiale Massimo Pennacchioli rispunta in sella a una moto. Il suo nome è comparso scorrendo l’elenco partenti dei piloti nella prima prova del Meeting Moto d’Epoca challenge organizzato dalla Federmoto a Varano de Melegari.

Ormai cinquantenne (53 anni per la precisione), lo ricordiamo vice campione europeo nel 92 con i colori del Team Italia (Aprilia 250) poi il debutto nel motomondiale nel 1993 da privato, quindi il ritorno a fine stagione sul podio europeo terzo sempre con Aprilia. E poi qualche sporadica apparizione fino al 1995 anche in sella alle Honda. Sono passati gli anni ma è sempre uguale, il sorriso a 32 denti è il suo biglietto da visita e appena si toglie il casco con la capigliatura grigia ma ben abbronzato: «Sono tornato in pista e ora a 53 anni mi sto prendendo delle belle soddisfazioni, ho ricominciato due anni fa con le moto che erano prime le ex Malaguti, ovvero la Enggegnerie Team. Lo scorso anno con la Honda Tessari, ma quest’anno corro con l’Aprilia 125 Gran Prix.».

Massimo Pennacchioli, che in città è conosciuto soprattutto per la sua attività imprenditoriale, cioè i polli allo spiedo marchiati “È arrivato Paolino”, ha sempre saputo presentarsi ben curato nell’abbigliamento con tute dai colori sgargianti.

Il fisico è sempre asciutto, cosa utile per chi corre con una 125. «Ho voglia ancora tanta voglia di correre e l’Aprilia non è un “giocattolino” tanto semplice da guidare (però il comasco al termine delle qualifiche era secondo, non male) in gara ci proviamo. Il mio avversario Mirko Modesti ha trent’anni, e sai cosa avrei fatto io alla sua età?».

Infatti in questa prima uscita a Varano è stato proprio Modesti a tenersi alle spalle Pennacchioli, secondo nella gara del sabato come in quella di domenica, che comunque ha messo in evidenza come la manetta ci sia ancora. «Si è vero, se non avessi avuto problemi con la gomma posteriore me la sarei giocata anche perché questa pista mi piace, c’è veramente da guidare ma mi ha condizionato il pneumatico posteriore non volevo finire per terra altrimenti Alberto del Team Fox 393 si sarebbe anche arrabbiato».

E ora? Beh qui il Penna ci fa un sorriso poi attacca: «Ci sono tre gare che mi piacciono 3 e 4 luglio a Vallelunga, il 1 settembre Magione e poi il 10 ottobre Misano, magari riesco a portarmi a casa il titolo? Sai non mi è mai piaciuto essere secondo, e allora ci proverò a tornare a Como con un bel risultato a fine stagione».

Insomma Massimo Pennacchioli, quello rivisto dopo tanti anni a distanza dalla sua presenza nel mondiale 250, non è affatto cambiato con il suo carattere guascone e quella voglia di andare in moto per divertirsi e pure vincere.

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