Tonut pronto per l’Old Star Game
«Nostalgia di Cantù? Sì, molta»

Domani il grande ex giocherà il superderby dei miti a Desio

Non ha dubbi. «Nostalgia? Molta. I tre anni che ho giocato a Cantù sono stati bellissimi e ho tanti di quei ricordi da farci un libro. Rimpiango davvero quei tempi». Parole al miele di Alberto Tonut verso una cittadina e una società che l’aveva colto a braccia aperte sulla soglia dei trent’anni.

Alberto, triestino puro, classe 1962, ala possente dal tiro micidiale, dopo aver esordito a 17 anni con i colori della sua città e avere difeso quella maglia per cinque anni cambia mare e per 7 stagioni sarà il giocatore simbolo di Livorno.

Poi la grande occasione con l’approdo a Cantù, in una prestigiosa società che aveva vinto la Coppa Korac qualche mese prima e che era nel pieno di una rifondazione, con l’addio definitivo di Marzorati dalle scene e le partenze di Pessina e Bouie.

Sarà uno dei grandi protagonisti dell’Old Star Game di domani sera al PalaBancoDesio e vestirà la maglia biancazzurra di Cantù nei derby con Milano e Varese.

«Ricordo ancora quell’estate del ’91. Ero al mare in Sardegna con la famiglia quando “Toio” Ferracini, diventato mio procuratore dopo anni da protagonista sui più prestigiosi parquet, mi comunicò che Cantù era interessata a me. Una notizia che mi lusingò molto vista la storia di questo club. Non esitai un istante e terminai istantaneamente le vacanze per presentarmi il prima possibile, con grande entusiasmo, alla corte del “Sciur Aldo Allievi”. Sin dai primi giorni avevo capito di aver fatto la scelta giusta per la serietà della società e la disponibilità di tutti nei mie confronti. La sensazione era quella di essere entrato a fare parte di una grande famiglia».

La lunga, e completa, intervista sul quotidiano La Provincia in edicola venerdì 23 febbraio 2018.

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