Trent’anni di Eagles
Gli auguri della società

. «Questa – dice Marson– è la migliore tifoseria d’Italia, e io lo penso da sempre. Ecco perché mi viene più che naturale dire auguri e grazie»

Trent’anni e non sentirli. Anche grazie a un’agilità mentale e a un cambio di passo che in pochi possono dire di possedere. Doveva essere la grande estate degli Eagles, una vita sugli spalti. E invece è toccato al più invisibile dei nemici, il Covid-19, fare alzare bandiera bianca ai ragazzi della curva. Niente festa, niente trenta candeline da soffiare, ma lo stesso un’attività dietro le quinte, anche e soprattutto nel sociale, che non si ferma mai.

I primi a avvertire l’importanza di non far mancare il grande augurio in coro al gruppo che da sempre sostiene la Pallacanestro Cantù sono proprio i due presidenti più vicini al magico mondo biancoblù, e cioè Davide Marson, numero uno del club stesso, e Sergio Paparelli, massimo dirigente di Cantù Next, la compagine che si accollerà la fatica di costruire il nuovo palazzetto in città.

Marson non ha il men che minimo dubbio. «Questa – dice – è la migliore tifoseria d’Italia, e io lo penso da sempre. Ecco perché mi viene più che naturale dire auguri e grazie. Auguri per un compleanno importante e grazie per quello che fanno sempre questi ragazzi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA