Tuonano gli Eagles: «Non va bene
Svegliatevi e onorate la maglia»

La durissima presa di posizione della curva biancoblù dopo il ko di Pesaro

Tuonano gli Eagles dopo la figuraccia rimediata a Pesaro domenica pomeriggio: «Non va bene, così non va per niente bene!», scritto in maiuscolo e grassetto. Comincia così il comunicato della tifoseria, diffuso sui social network a poche ore dal termine della prestazione di Cantù a Pesaro. La sconfitta brucia tanto, anche ovviamente ai tifosi, già penalizzati dalla chiusura del palazzetto. Ma ora il tifo caldo canturino ora teme per tutto: per la retrocessione e per il futuro del palazzetto, per tutto quello che è il suo mondo. In un’annata che si preannunciava difficile, ma forse meno complicata rispetto all’anno scorso, si chiede un ritorno ai valori canturini. Si chiede, in definitiva, massimo impegno e rispetto per la maglia della Pallacanestro Cantù, a cominciare – e non c’è altra soluzione – dal derby contro Varese, ora più che mai diretta concorrente per la salvezza.

«In un momento storico in cui tutto passa in secondo piano – si legge nel comunicato degli Eagles -, non possiamo stare in silenzio. La società è tornata canturina, gli alibi sono finiti. Si sta parlando seriamente del palazzetto nuovo. Scendere probabilmente vorrebbe dire non salire più con conseguente “fine” del sogno palazzetto. Svegliatevi!!! Onorate la maglia!!! Meritate la maglia!!!», è il caldissimo invito degli Eagles.

Che spiegano il momento che stanno vivendo. Prima per scelta, poi per disposizioni generali, sono fuori dai palazzetti. E stanno vivendo doppiamente male la situazione: «Per noi è un calvario stare lontano dai nostri colori, voi che avete l’onore di viverli, dovete onorarli!!! Tutti insieme Cantù, però, cominciando da chi in campo ci scende!!! Certe figure di m… non le meritiamo!!!».

La prestazione al di sotto di ogni minima aspettativa ha davvero amareggiato il popolo biancoblù, che spara nel mucchio, senza accusare nessuno in particolare, ma mettendo in risalto alcune pecche nella costruzione della squadra: «Ci permettiamo di aggiungere solo due righe, dopo aver visto la partita di stasera. La squadra è stata fatta con le nostre disponibilità economiche, niente di cui vergognarci, anzi, un onore quello di non fare il passo più lungo della gamba! Ma è palese che sia stata fatta non bene, e il continuo mettere pezze, unito al Covid (che ha colpito praticamente tutte le squadre, quindi non deve essere un alibi), non permette di lavorare bene. Ma stasera non abbiamo visto la voglia di remare dalla stessa parte. E questo non lo possiamo tollerare, nella maniera più assoluta!!! Non lo abbiamo mai tollerato, e mai lo faremo».

Si chiedono un cambio di marcia, unità di intenti e un maggiore impegno: «Finché si indossa la nostra canotta, si deve andare nella stessa direzione. Altrimenti anche noi non ci limiteremo ai comunicati… La gente come noi non molla mai!!! Ps: traducetelo al volo per i non italiani».

Infine, tornando al maiuscolo e grassetto, a sostegno delle tesi e dei messaggi riportati, il comunicato degli Eagles suona già la carica – senza mezzi termini - per il derby contro Varese, una sorta di ultima spiaggia per l’Acqua San Bernardo: «Lunedì c’è il derby. Praticamente vita o morte. Deve essere recepito!!!».

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