«Tutto quello che che poteva
ci è andato male»

Parla il dirigente – è vicepresidente della Pallacanestro Cantù – e tifoso Angelo Passeri

«I risultati sportivi sono importanti, ma quello che è stato fatto e il progetto sono fattori così decisivi che non possono essere alcuni giocatori sbagliati e due ondate Covid a mandare tutto all’aria: sarà necessario ripartire uniti per una salvezza in A o una promozione dalla A2».

«I risultati sportivi sono importanti, ma quello che è stato fatto e il progetto sono fattori così decisivi che non possono essere alcuni giocatori sbagliati e due ondate Covid a mandare tutto all’aria: sarà necessario ripartire uniti per una salvezza in A o una promozione dalla A2».

Parla il dirigente – è vicepresidente della Pallacanestro Cantù – e tifoso Angelo Passeri. Sono giorni importanti per il club, per uscire prima possibile dalla “botta” della retrocessione e per riconquistare pubblico e sponsor.

Progetti e programmi vanno avanti, così come l’analisi degli errori: «Ci siamo confrontati in Consiglio di Amministrazione. Non sono emerse sostanziali novità, se non che andiamo avanti con tutti i progetti, su tutti il palasport. E confermo quanto detto da altri dirigenti: se si aprirà uno spiraglio per il ripescaggio, anche se oneroso, faremo ogni sforzo per inserirci».

Ma il tifoso Passeri, presidente e rappresentante di Tutti Insieme Cantù, con che stato d’animo ha vissuto l’epilogo della stagione? «Delusione. Tutti noi viviamo la stagione prima come tifosi, poi come membri di un Cda. Stiamo analizzando tutti gli errori, per non rifarli in futuro. La sfortuna si è accanita: tutto quello che poteva andare male è andato male».

Passeri si riferisce al Covid, e non solo: «Ci ha messo in crisi due volte in momenti clou. La prima volta ha azzerato la preparazione atletica, poi ci ha stesi nel momento in cui l’intervento di Bucchi sembrava aver dato la sterzata alla stagione. Poi ci metto le partite perse di un punto e vari errori in fase di costruzione, che non commetteremo più».

Rimarrà ancora Bucchi? «Non ha potuto completare quello su cui stava egregiamente lavorando e questo rimane il mio maggiore rammarico. A me dispiacerebbe perderlo, ma conterà anche la sua parola».

giorni importanti per il club, per uscire prima possibile dalla “botta” della retrocessione e per riconquistare pubblico e sponsor.

Progetti e programmi vanno avanti, così come l’analisi degli errori: «Ci siamo confrontati in Consiglio di Amministrazione. Non sono emerse sostanziali novità, se non che andiamo avanti con tutti i progetti, su tutti il palasport. E confermo quanto detto da altri dirigenti: se si aprirà uno spiraglio per il ripescaggio, anche se oneroso, faremo ogni sforzo per inserirci».

Ma il tifoso Passeri, presidente e rappresentante di Tutti Insieme Cantù, con che stato d’animo ha vissuto l’epilogo della stagione? «Delusione. Tutti noi viviamo la stagione prima come tifosi, poi come membri di un Cda. Stiamo analizzando tutti gli errori, per non rifarli in futuro. La sfortuna si è accanita: tutto quello che poteva andare male è andato male».

Passeri si riferisce al Covid, e non solo: «Ci ha messo in crisi due volte in momenti clou. La prima volta ha azzerato la preparazione atletica, poi ci ha stesi nel momento in cui l’intervento di Bucchi sembrava aver dato la sterzata alla stagione. Poi ci metto le partite perse di un punto e vari errori in fase di costruzione, che non commetteremo più».

Rimarrà ancora Bucchi? «Non ha potuto completare quello su cui stava egregiamente lavorando e questo rimane il mio maggiore rammarico. A me dispiacerebbe perderlo, ma conterà anche la sua parola».

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