Un anno fa la serie C
E l’inizio dell’era Sent

28 aprile 2019:iIl successo con la Virtus Bergamo e l’inatteso pareggio del Mantova con il Sondrio.

Il 28 aprile dello scorso anno il Como venne promosso in serie C, in virtù del 4-0 in casa contro la Virtus Bergamo e del contemporaneo pareggio del Mantova in casa contro il Sondrio. Nessuno si aspettava che accadesse proprio quel giorno, visto che i due successi casalinghi delle due sfidanti, separate da tre punti, erano dati per scontati.

Il Como fece il suo dovere (doppietta di Dell’Agnello, e gol di Gabrielloni e Celeghin), il Mantova invece frenò. Invasione di campo e festa un po’ improvvisata. Il verdetto anticipato rispetto alle previsioni, azzerò anche tutta la polemica in vista dell’ultima di campionato a Caronno, per via della capienza limitata dell’impianto. A Caronno il 4 maggio fu solo una passeggiata di festa, con il ritrovo poi al Sinigaglia per accogliere i protagonisti di quella vittoria. Il Como vinse 28 partite su 34 e ne perse solo una a Mantova. Ma è curioso, guardandosi indietro, come la sensazione sia di un campionato di serie D durato... due stagioni. Le due stagioni di Felleca-Corda vissute in perenne tensione alla ricerca ossessiva della promozione. La prima sfumata in maniera incredibile la seconda centrata. E ancora, tornando alla memoria di quei giorni, assieme alla gioia per la promozione, c’è anche il ricordo delle tensioni delle ultime settimane, che si trascinò sino alla partita di Coppa Italia con il Lecco, per via delle scelte della nuova proprietà sulle cariche ad affidare in futuro.

Ci sono le immagini di Roberto Felleca intervistato da Nino Balducci proprio mentre l’arbitro fischia la fine della partita e il presidente che scoppia a piangere come sfogo nervoso oltre che di felicità. Ieri Ninni Corda ha scritto: «Ho rivisto le immagini su facebook e mi sono commosso». E poi ha detto: «Una pagina che resterà indelebile nella mia vita. Una grande gioia, tenuto conto anche di come era finita l’anno prima. Le tensioni? Le tensioni ci sono sempre, anche a Foggia ci sono stati momenti resi, ma poi quando si vince si dimentica tutto».

Parte della squadra è rimasta qui. A partire dall’allenatore Banchini e poi Gabrielloni, Sbardella, De Nuzzo, Celeghin, Bovolon il cavallo di ritorno Cicconi. Quel giorno si aprì in maniera operativa la pagina dell’inglese Sent, che aveva acquistato il Como nemmeno un mese prima e che si apprestava a mettere i punti fermi della propria gestione. Si respirava, netta, la sensazione di una svolta, una pagina voltata e che nulla sarebbe stato più come prima. Comunque il 28 aprile del 2019 si è meritato un posto, piccolo o grande, nella storia del Como. Anche perché si è trattato della promozione numero 15 del Como (sul campo): 5 in A, 6 in B, 3 in C e una in Seconda Divisione.

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