Un Sodini agrodolce
«Vittoria ok, ma certi errori»

«Alcune voci sono migliorate. Di fronte c’era una squadra molto ben costruita, con un’idea tecnica»

Soddisfazione per la vittoria? Sì. Qualcosa da ridire ai giocatori? Anche. Però, forse, alla fine per coach Marco Sodini i 2 punti conquistati contro Torino hanno un peso specifico maggiore: «Vinto partita importante da cui dobbiamo imparare un po’ di cose».

Ha visto miglioramenti, sotto certi aspetti: «Alcune voci sono migliorate. Di fronte c’era una squadra molto ben costruita, con un’idea tecnica: bravo coach Casalone, alla prima panchina da capo allenatore».

Poi, qualche tirata d’orecchi ai giocatori: «Poi c’è l’aspetto, non dei numeri, ma del rispetto delle nostre regole tecnico-tattiche: da questo punto di vista, questa è la nostra peggior partita. Mi è piaciuto poco il fatto che siamo andati spesso fuori dalle nostre regole, difensive e offensive. Siamo stati poco bravi a correre in contropiede, ho visto spaziature brutte con 18 palle perse, tantissime».

E poi c’è il terzo aspetto: «Quello della conoscenza reciproca. E questa partita ci insegna tantissimo. Perché, pur non avendo giocato bene, l’abbiamo ripresa bene, con la necessaria lucidità mentale: ho visto sette scelte giuste negli ultimi otto possessi. Con più scelte così, avremmo vinto meglio».

Ancora una volta, Cantù è stata premiata da un finale in crescendo: «Vero e infatti non mi spiego bene il black out a inizio terzo quarto. Non è un calo fisico, perché altrimenti non si spiega il finale brillante. Questa vittoria ce la prendiamo, con gioia, ma facendo qualche riflessione».

Ancora bene gli americani, ma stavolta Sodini elogia il capitano: «Per me è stato determinate. Non guardo mai la valutazione nelle statistiche, ma la voce ma plus/minus. Ricordate Frosini? Pur facendo 0, era sempre determinante quando era in campo».

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