Una Caminada al Gran Paradiso
Guardacaccia con missili ai piedi

Classe 1985, Chiara è nata a Como e sino a 25 anni ha vissuto a Brienno. Lavora al Parco Nazionale e nel contempo partecipa a tutte le gran fondo più prestigiose

Per ora, in queste calde giornate dalla piana di Cogne, nell’Aostano, guarda su in alto le pennellate bianche del Gran Paradiso. Chiara Caminada, comasca di Brienno trapiantata in Valle d’Aosta per lavoro, è alla fine contenta che la neve sia ancora in alto, che sia estate, ora non ha molto tempo di pensare agli sci stretti.

Lei da dieci anni è guardaparco, da tre a Cogne, un lavoro che le piace tantissimo, ma la sua vita è per gran parte incentrata anche nel mondo dello sci nordico.

Ma Chiara non è una fondista “normale”, è una a cui piace far fatica e che ama le grandi sfide. Un esempio? Vasaloppet, Marcialonga, Birkebeinerrennet, senza disdegnare la “Marcia” che ha già vinto due volte, o la GF Val Casies…

Chiara Caminada fa parte del Team Robinson Trentino, miglior team italiano nel Visma Ski Classics, il “campionato” lunghe distanze che vede al via un nugolo di professionisti, soprattutto scandinavi, spesso più pagati degli stessi campioni del circuito di Coppa del mondo.

Il Team Robinson Trentino del presidente Gianni Casadei, romagnolo Doc che a dispetto della sua provenienza è un fondista accanito, è gestito dal team manager Bruno Debertolis, già azzurro del fondo e protagonista fino a qualche anno fa delle lunghe distanze.

Ma torniamo a Chiara Caminada: è una classe 1985 ed è nata a Como, fino ai 25 anni ha vissuto a Brienno, quindi dal 2010 ha iniziato il lavoro di guardaparco nel Parco Gran Paradiso trasferendosi prima a Ceresole Reale in Valle Orco, sul versante piemontese del parco, poi dal 2017 si è trasferita a Cogne per un cambio zona di servizio.

Ciò le ha consentito di praticare maggiormente lo sci di fondo, in stagione ovviamente, e di allenarsi con maggiore assiduità.

Nel 2012 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze della Natura con una tesi sugli stambecchi del Parco Nazionale Gran Paradiso, ecco dunque che Chiara è “incastonata” nel parco come un’autentica perla.

D’estate è sempre molto impegnata col lavoro, sacrificando così quella che sarebbe una naturale preparazione a secco per una professionista del fondo, cercando poi di rimediare con l’arrivo dell’autunno e in inverno, quando sfrutta riposi e ferie per dedicarsi alla sua passione “bianca”.

Non lo dice, ma le lunghe camminate nel parco nel controllare l’area di competenza, monitorare i selvatici, aiutare nella ricerca scientifica e segnalare illeciti, sono tutte attività che tengono il suo fisico in allenamento.

Noi la immaginiamo a rincorrere gli stambecchi su in alto, a correre si fa fatica e ci si allena… in altura, senza dover andare a Livigno! E mentre registriamo lei sottolinea: «Il mio lavoro non lo cambierei per niente al mondo».

La passione dello sci di fondo gliel’ha inculcata suo padre “Bobo”, Roberto, purtroppo mancato due anni fa in un incidente in montagna proprio in Valle d’Aosta.

Era con Chiara e stavano affrontando la Grivola. Scendendo è scivolato e Chiara non l’ha più visto. Era un grande appassionato della montagna, della neve e dello sport. Ora mamma Patrizia e la sorella Francesca, che fa parte dello staff del Team Robinson Trentino (social media e assistenza tecnica) la seguono tappa dopo tappa.

E pensare che Roberto Caminada lo avevamo intercettato felicissimo il 19 febbraio 2018, quando si era classificato 106° alla GF Val Casies e Chiara si era piazzata seconda dietro alla Confortola.

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