Una serie C di élite
e il rebus dei playoff

Domani il Consiglio Federale sulla ripartenza. Accantonata la B a 40, prende forma un altra realtà. Incognita sulle squadre disposte a scendere in campo.

Finalmente domani sapremo. La riunione della Figc detterà le linee della ripartenza, ampiamente anticipate dal governo e dalle leghe, ma alle quali manca il “via” definitivo dal massimo organo calcistico.

C’è parecchia attesa soprattutto per quanto riguarda la serie C, dimenticata sulla scia delle esigenze dei campionati più ricchi, e rimescolata da una serie di scatti in avanti e frenate brusche che hanno reso tutto più incerto. La dichiarata volontà di non giocare delle società, o di alcune di esse, la posizione assolutamente contraria dei medici sui protocolli, si sono scontrate con la ferma volontà della Figc di far ripartire il calcio a tutti i costi. E la C certo non poteva stare in parcheggio. Cosa succederà? E soprattutto cosa avrebbero detto le società nella assemblea di Lega Pro che era stata convocata urgentemente. Qualcosa possiamo provare ad anticipare. Le società si aspettano playoff e playout allargate alle prime e alle ultime, per coinvolgere più squadre possibile. Resta però l’incognita su quante società effettivamente sarebbero in grado di giocare, tra presidenti che hanno sospeso gli stipendi e protocolli per alcuni inattuabili. C’è la possibilità che davvero qualcuno non giochi i playoff? In quel caso verrebbe data partita persa e passerebbe il turno l’avversario designato, ma non ci dovrebbero essere ingressi di squadre non aventi diritto. Il Como aspetta l’esito della finale di Coppa Italia tra Ternana e Juventus. Tifando per i bianconeri, il cui successo aprirebbe le porte agli azzurri. I quali aspettano la riunione di domani per ripartire con gli allenamenti di gruppo da martedì. Si stanno studiando i particolari e i dettagli operativi per effettuare i test medici necessari. Per il Como una situazione particolare, lavorare senza sapere se dovrà giocare. Ma con un occhio alle realtà circostanti: hai visto mai che, se qualcuno dei suoi avversari dovesse rinunciare (le eventuali avversarie Siena e Pontedera cosa faranno?), ci si ritrovi già a ridosso della fase nazionale.

Poi c’è lo sguardo al futuro. Non sappiamo se già lunedì, ma presto si parlerà della riforma dei campionati a partire dalla stagione ’21-’22. La B a 40 squadre pare essere stata soppiantata dalla C d’élite (a 20?). Qualsiasi sia la formula, il Como da tempo sta lavorando a livello di serietà e solidità economica per essere tra le elette. Anche se i criteri di ingresso devono essere ancora stabiliti.

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