Volley Pool Libertas Cantù
Cordano e il capitano “Ubi”

Il giocatore più giovane della squadra ha compito 18 anni e “svela “ il nome del suo mae4stro

È il giovane del gruppo. Proprio due giorni fa, esattamente il 7 marzo, ha infatti compiuto il suo 18° compleanno, un anniversario sicuramente da festeggiare a dovere che, per Andrea Cordano, arriva all’inizio della settimana tra la vittoria in trasferta di Civitanova Marche e la prima gara di ritorno contro Ortona.

Tra lui e il palleggiatore titolare della Libertas Cantù, l’inossidabile capitano Umberto Gerosa, ci sono ben 22 anni d’età. Un divario tutto da vivere negli spogliatoi e sul campo, un concentrato di entusiasmo, esperienza, voglia di fare e capacità di gestire i momenti più complessi che sicuramente regala all’intero gruppo un binomio tutt’altro che scontato in uno dei ruoli più delicati dal punto di vista strategico.

«Con Ubi – dice Cordano - vado molto d’accordo. Parliamo sempre un sacco. Lui mi aiuta sempre, sia in campo, sia fuori. Condividiamo molto e questo rende tutto più semplice. Mi sono trovato molto bene, nonostante la differenza d’età. La sua presenza è fondamentale, specie perché è disponibile e, dunque, quando può ti aiuta».

Con il suo numero 9, Cordano ha già fatto vedere belle cose durante le sue apparizioni sul parquet. Di lui, peraltro, si dice un gran bene, non fosse altro per la trafila nelle giovanili dell’attuale capolista di SuperLega, la Lube, e per le qualità messe in mostra ogni qualvolta chiamato all’appello dal coach Massimo Della Rosa. C’è, insomma, di che essere soddisfatti, ancorché la stagione sia ancora in bilico e, conseguentemente, per centrare la salvezza in A2 ci sia bisogno di grande concentrazione fino all’ultimo match dell’anno.

«E’ ancora tutto aperto. Abbiamo domenica una partita importantissima con Ortona, che è a tre punti da noi. La vittoria contro Potenza Picena ci ha dato un po’ di fiducia, convinzione che nell’ultimo periodo aveva lasciato il posto a troppa ansia e preoccupazione. Personalmente sono sempre stato convinto che questa squadra, al netto degli infortuni, avrebbe potuto aspirare a qualcosa in più della Pool Salvezza A2».

Cinque le partite che mancano all’appello. A quel punto potrebbe essere salvezza diretta, oppure playout. «Finita la stagione mi piacerebbe rimanere a Cantù un altro anno. Adesso mi concentro sul finale. A quel punto, dipenderà da quel che vorrà fare la società, dai risultati ottenuti e da tante altre cose», chiude Cordano

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