Zanchi e l’ultima difesa su Cantù
«Sbagliato a non scegliere Hasbrouck»

Il tecnico di Biella analizza la gara persa d’un soffio con la capolista

Un coach rabbuiato stufo di ricevere i complimenti, ma nonostante il black out ai liberi non può avercela con i suoi ragazzi in grado di impensierire Cantù fino alla fine e se proprio vogliamo dirla tutta, coach Andrea Zanchi ha accarezzato l’idea di un supplementare che avrebbe potuto portare in dote anche l’impensabile contro la squadra lombarda. Non dello stesso avviso Johnson, che ha spento i sogni della città laniera.

«Quando tu giochi una partita non facendo canestro nei sei minuti e ti trovi in parità a cinque secondi dalla fine sai che hai realizzato una mole di lavoro spaventosa tra attacco e difesa».

Non ha dubbi, il tecnico di Biella. Si tratta davvero di qualcosa di grande. «Sono orgoglioso di quello che stanno facendo i miei ragazzi e se proprio devo arrabbiarmi mi arrabbio con me stesso avrei dovuto dire a Hasbrouck di marcare lui Johnson e non Pollone, ma questo è stato un mio errore».

Questo riguarda l’ultimo tito. Poi, sulla gara... «Questi ragazzi sono fantastici stanno diventando piano piano dei giocatori, ci manca solo l’ultimo step con una vittoria potrebbero veramente spiccare il volo. Volevo ringraziare poi i tifosi di Biella perché ci stanno sostenendo in modo encomiabile, sono in giro da tanti anni sapevo che questa piazza era incredibile ma ogni volta ne ho una testimonianza diretta».

Ed ecco la conclusione. «Un pensiero poi per Hasbrouck, un professionista vero che sabato sera sul tardi mi ha telefonato per parlarmi della difesa di Cantù discutendo di schemi e di opportunità: da queste cose capisci come Kenny sia veramente legato al progetto di Biella».

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