8 marzo: Asia Argento al Parlamento Ue, non più vittime ma vincitrici

"Non avrei mai pensato che sarei arrivata a parlare della mia storia di sofferenza e forza al Parlamento europeo. Ma adesso non siamo più vittime, siamo vincitrici ormai". Asia Argento ha chiuso così il suo intervento a Bruxelles.

BRUXELLES - "Non avrei mai pensato che sarei arrivata a parlare della mia storia di sofferenza e forza al Parlamento europeo. Ma adesso non siamo più vittime, siamo vincitrici ormai". Asia Argento ha chiuso così il suo intervento a Bruxelles durante un seminario organizzato dal Parlamento Ue sul ruolo e l'importanza delle donne nei media e nelle tecnologie. In oltre quaranta minuti di conversazione davanti a una sala gremita, l'attrice ha raccontato la sua dolorosa esperienza.

 

"Sono stata violentata nel 1997 e ci ho messo 21 anni per capire cosa mi fosse successo e per trovare il coraggio di parlarne in pubblico", ha detto, sottolineando che la sua paura è stata "quella che tutte le donne hanno: raccontare ciò che ci è accaduto e non essere credute". "L'esperienza della mia violenza non è stata ascoltata in Italia, ma solo in Francia", ha proseguito l'attrice, che ha scelto di "diventare un'attivista per coloro che non riescono ancora a parlare". Alla fine dell'intervento, ancora scossa per la testimonianza, l'attrice ha preferito non rispondere alle domande dei giornalisti.

 

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