Avramopoulos, l'Europa non torni al suo oscuro passato

BRUXELLES - "Non dobbiamo permettere all'Europa di ritornare al suo oscuro passato, oggi la minaccia maggiore alla nostra stabilità e prosperità è quella di prendere come acquisite le nostre democrazie, sottostimando la possibilità che possano riapparire tirannie e totalitarismi". È il monito lanciato dal commissario Ue alle migrazioni, Dimitris Avramopoulos, intervenuto durante un ricevimento organizzato dai Giovani federalisti europei.

 

"Non c'è mai stato momento in cui abbiamo avuto maggiore bisogno dell'Ue", ha detto il commissario che fra due settimane presenterà "altri strumenti operativi per rispondere ancora meglio ad alcune sfide della migrazione e della sicurezza, ampliare il mandato e aumentare le risorse della guardia costiera europea, così come il mandato dell'agenzia Ue per l'asilo. Regole più efficienti sui rimpatri, e norme europee per rimuovere contenuti di propaganda terroristica dal web". "L'Ue non rimane immobile", ha insistito Avramopoulos che come esempio di efficienza europea cita "almeno 11 attacchi jihadisti prevenuti nell'ultimo anno anche attraverso la cooperazione e lo scambio di informazioni fra Stati membri e il supporto di Europol".

 

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