Banchieri a Bce, riconosca sforzi su npl

Le banche italiane hanno fatto il loro nella pulizia dei bilanci. Le richieste da parte della Bce non sono rimaste lettera morta e, soprattutto, sugli npl i compiti a casa sono stati fatti. Unanime la posizione dei banchieri all'Assiom-Forex.

VERONA - Le banche italiane hanno fatto il loro nella pulizia dei bilanci. Le richieste da parte della Bce non sono rimaste lettera morta e, soprattutto, sugli npl i compiti a casa sono stati fatti. Tra i banchieri, presenti sabato all'Assiom-Forex, è unanime la posizione e c'è chi ribadisce anche quanto già chiesto dal consigliere delegato di Intesa, Carlo Messina e cioè che Francoforte guardi anche agli asset illiquidi che pesano soprattutto sugli istituti del Nord Europa. Il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco riconosce gli sforzi fatti dagli istituti di credito italiani e ricorda che la riduzione dei no performing loans non deve produrre effetti "potenzialmente destabilizzanti", con un chiaro riferimento all'addendum della Bce applicato all'intero stock.

 

"E' importante che nel momento in cui i mercati si aspettano un cambiamento delle politiche monetarie sia negli Stati Uniti sia in Europa, ci sia una gestione dei rischi completa, non soltanto sulle 'non performing exposures', ma anche - sottolinea il presidente di Ca' de Sass, Gian Maria Gros-Pietro - sugli altri tipi di rischi e cioè sugli asset illiquidi di livello due e di livello tre". A Verona nessuno li nomina ma i convitati di pietra sono, dunque, il presidente della Vigilanza Unica, Daniele Nouy e la versione definitiva dell'Addendum sugli Npl che verrà svelata il prossimo mese oltre all'esame banca per banca in occasione dello Srep.

 

"Alla vigilanza non chiediamo condoni, ma solo regole che tengano conto - dice il presidente di Banco Bpm, Carlo Fratta Pasini - delle diversità e delle peculiarità del percorso che le banche più lontane dal target devono ancora percorrere". Gli fa eco il ceo di Ubi, Victor Massiah che sottolinea come la banca centrale debba trattare tutti allo stesso modo, perché è nella sua natura. "Aspettiamo la realizzazione di quel level playing field che è fatto di tante cose, non solo di Npl ma anche dell'allineamento dei modelli avanzati, la missione della Bce è quella di allineare con un'unica regola per tutti, un unico modo di calcolare uguali per tutti", afferma il banchiere. Ma non c'è solo la Bce, come possibile elemento di turbolenza per le banche italiane, ma anche i prossimi stress test che lo stesso Visco ammonisce a trattare con cautela.

 

I nuovi principi contabili cambieranno la metodologia del test anche nel confronto con quello del 2016. E, inoltre, l'altra sfida per gli istituti è la redditività che è migliorata ma non basta. Le banche, sottolinea il Governatore, devono avviare una profonda revisione. Sollecitazione che tutti i banchieri condividono e che già molti istituti stanno mettendo in pratica con piani industriali nuovi o in aggiornamento.

 

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