Barani, bene scuse Poletti, ma ora lasci

(ANSA) - ROMA, 10 GEN - "Quando un chirurgo dopo aver fattomille interventi sbaglia ed asporta un rene sano non hascusanti. Ha creato comunque un grave danno al paziente. Hasbagliato e non può più fare il primario di quell'unitàoperativa". E' questa la metafora che usa Lucio Barani di Alaper chiedere con forza nell'Aula del Senato le dimissioni delministro del Lavoro Giuliano Poletti. "Quella sua frase sui giovani - aggiunge - è una pietramiliare. Da ministro non può far finta di nulla". "Le scuse cheoggi ha presentato sono più da rappresentante di unacooperativa, non da ministro del Lavoro", prosegue il verdinianoche ricorda i vari ministri che si sono dovuti dimettere "ancheper vicende meno gravi: Guidi - osserva Barani - per unatelefonata di troppo con il suo compagno. Lupi aveva fatto ungrande lavoro eppure dovette lasciare. Bondi lasciò per unpiccolo crollo a Pompei quando ora negli ultimi tre mesi ècrollato di tutto. E successe anche a Scajola che si dimise peraver definito Biagi un "rompicoglioni".

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