Consiglio d'Europa, parlamentari italiani tra più assenteisti

La delegazione parlamentare italiana - che dopo le elezioni del 4 marzo dovrà essere totalmente rinnovata - è tra quelle che hanno partecipato meno alle quattro sedute plenarie dell'assemblea del Consiglio d'Europa.

STRASBURGO - La delegazione italiana all'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, l'organismo paneuropeo a cui aderiscono 47 Paesi, è tra le sei più numerose, ma anche tra le meno presenti insieme a diverse altre, tra cui quelle di Germania e Gran Bretagna. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto diffuso dalla stessa organizzazione.

 

 

I dati sono contenuti nell'ultimo rapporto sulla partecipazione dei parlamentari nazionali alle sessioni plenarie e riunioni di commissione dell'assemblea del Consiglio d'Europa. Le delegazioni parlamentari al Consiglio d'Europa sono in tutto 47, ma quella russa è già da anni assente in segno di protesta per la posizione di Strasburgo rispetto alle politiche di Mosca.

 

 

Nella classifica della partecipazione alle quattro sessione plenarie dello scorso anno la pattuglia dei 18 parlamentari italiani si è piazzata 32mo posto. Inoltre, sei di loro risultano non aver mai votato, durante i cinque anni di mandato, i rapporti preparati dai colleghi. Ed altri sei lo hanno fatto una o al massimo 10 volte. Solo tre risultano aver votato più di 100 volte, e questo a fronte delle 65 votazioni avvenute nel solo 2017. Meglio è andata nella partecipazione ai lavori delle commissioni, dove gli italiani, nel 2017, sono risultati al 14mo posto. Ora, in seguito alle elezioni del 4 marzo scorso, la delegazione formata da deputati e senatori dovrà essere completamente rinnovata e avrà la possibilità di modificare un'attitudine che pare consolidata nel tempo.

 

La media della partecipazione degli italiani alle sessioni plenarie tra il 2008 (anno in cui è partita la rilevazione) e il 2016 è stata del 44,85% e nel 2017 non è riuscita ad andare oltre il 49,38%. Quella dell'Italia non è comunque l'unica delegazione parlamentare a essere stata 'rimproverata' per non aver superato la soglia del 50% di presenze in aula a Strasburgo. Tedeschi e i britannici, infatti, ci fanno buona compagnia. Lo scorso anno i parlamentari più presenti in aula, secondo i dati del Consiglio d'Europa, sono stati gli svizzeri con un tasso di partecipazione del 97,69%, seguiti dai parlamenti di Liechtenstein, Andorra, Svezia, Lituania e Lettonia.

 

 

 

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