Corte Conti Ue, fare di più su cyber sicurezza

BRUXELLES - Coordinarsi di più a livello europeo in materia di cyber sicurezza, destinare risorse adeguate alle agenzie Ue come Enisa e colmare le lacune presenti nel diritto Ue: sono alcune delle "molteplici sfide" cui l'Unione europea deve far fronte, individuate nell'analisi presentata oggi a Bruxelles dalla Corte dei Conti Ue. "Queste sfide rendono quello che stiamo vivendo un momento essenziale per rafforzare la cyber sicurezza e l'autonomia digitale dell'Unione europea, e necessitano un impegno saldo nel rispettare i valori fondamentali dell'Ue", ha spiegato il membro della Corte dei conti responsabile del reflection paper, Baudilio Tomé Muguruza.

L'analisi mette in guardia sulle numerose sfide cui bisognerà rispondere in tempi brevi, e sottolinea che nonostante i progressi compiuti bisogna fare di più per via del rischio crescente di cyber attacchi. Parlando alla stampa, Muguruza ha ricordato che la spesa per il settore è "scarsa e frammentata" a livello europeo, che "non c'è un bilancio" dell'Ue dedicato esclusivamente alla cyber sicurezza e che "è necessario più che mai" un maggiore coordinamento a livello europeo. Il documento sottolinea inoltre che i principali tre organismi al centro della politica Ue sulla cyber sicurezza, ossia Enisa, il Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica (Ec3) di Europol e il team Ue per la risposta alle emergenze informatiche (Cert-Ue) "stanno avendo difficoltà legate alle risorse".

 

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