Da Corte conti Ue ok a condizionalità fondi europei

BRUXELLES - Il progetto della Commissione Ue di legare l'assegnazione dei fondi europei al rispetto dello stato di diritto va nella giusta direzione, ma per attuarlo servono criteri più chiari che salvaguardino i beneficiari dei programmi Ue. Lo scrive la Corte dei Conti europea in un'opinione pubblicata oggi, nella quale si sottolinea anche che la violazione dello stato di diritto da parte di un Paese può avere un impatto negativo sulla gestione e l'efficacia dei fondi strutturali.

"Accogliamo l'obiettivo della proposta della Commissione Ue, perché abbiamo bisogno di un meccanismo per proteggere il bilancio Ue contro questo tipo di evenienze", dichiara Annemie Turtelboom, membro della Corte responsabile del dossier. "Tuttavia, il sistema deve essere migliorato, date le circostanze, ed è di estrema importanza che ci siano criteri chiari e specifici su cui basare le misure da attuare", aggiunge Turtelboom. Fra i punti critici evidenziati dalla Corte, c'è la mancanza di chiarezza da parte dell'esecutivo sulle modalità con cui tutelare i beneficiari dei programmi da tagli al bilancio conseguenza di decisioni sullo stato di diritto prese dai governi nazionali.

 

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