Fondi Ue: Cretu, sì a coesione per tutte regioni dopo Brexit

BRUXELLES - "Non so quale sarà il risultato finale" dei negoziati "ma io sono a favore di una politica di coesione che continui a coprire tutte le regioni". Così la commissaria Ue per la Politica Regionale, Corina Cretu, commentando il documento presentato ieri dall'esecutivo comunitario sul bilancio dell'Unione post-Brexit.



Il testo, che la settimana prossima sarà sul tavolo dei capi di Stato e di governo Ue, considera tre scenari possibili per la politica di coesione dopo il 2020: mantenimento dello status quo che copre tutte le regioni europee; taglio del 25% aiutando solo le meno sviluppate (in Italia solo il Mezzogiorno); o taglio del 33% e di fatto sostenere solo i Paesi dell'Est.



"I tre scenari non sono la posizione della Commissione, ma l'illustrazione di alcune idee che sono al centro del dibattito pubblico da molto tempo", ha precisato Cretu, aggiungendo però che è necessario "rendere la politica di coesione più semplice, efficace e focalizzata sulle aree con un chiaro valore aggiunto europeo".



Il 23 febbraio i governi dell'Ue "dovranno decidere che Europa vogliono per il futuro", ha insistito Cretu, che ha evidenziato anche necessità di avanzare rapidamente con i negoziati per "evitare gli errori del passato" provocando ritardi che metterebbero a rischio "100mila progetti finanziati dall'Ue".

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