Giovani 'parlamentari' a Bruxelles, 'a maggio votiamo'

BRUXELLES - L'Unione europea è un patrimonio da difendere, assicura la coesione tra i popoli e garantisce pace e stabilità: ne sono convinti gli studenti italiani che hanno partecipato oggi alla riunione del "Parlamento dei giovani" europei ("Youth Parliament") nella sede dell'Eurocamera a Bruxelles. L'evento ha raccolto 800 giovani tra i 16 e i 30 anni, che hanno discusso le loro proposte sul futuro dell'Europa: un'iniziativa patrocinata dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Gli italiani under 30 che hanno aderito all'iniziativa non hanno dubbi: il prossimo maggio bisogna andare a votare. 

 

Utilizzare il diritto di voto "non solo è opportuno ma anche necessario", sottolinea la studentessa di giurisprudenza Federica Mamone, "perché prima di noi c'è chi ha lottato per ottenerlo". Secondo la giovane, le politiche dell'Ue in futuro dovrebbero però promuovere "più solidarietà". Per Anna B.F. una studentessa di liceo, "è importante credere nell'Unione europea", che nella sua storia "ha provveduto alla pace, alla stabilità economica, politica e sociale". Antonio Di Costanzo, studente universitario di Vibo Valentia, considera l'Ue "un'idea bellissima, che permette la coesione tra i popoli e che dà tanti privilegi", come ad esempio quello di potersi muovere in Schengen "da un Paese all'altro senza aver bisogno di passaporti". Infine Renato B., studente di liceo, convinto soprattutto dell'importanza del voto dei giovani: "Andiamo a votare - spiega - quello che sarà il nostro futuro. Non possiamo permettere" che sia deciso "da gente di trenta, quarant'anni più grande di noi, con sicuramente tantissima esperienza" ma che non ha "le nostre idee". 

 

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