Konchalovskij, la democrazia delle bombe

(ANSA) - VENEZIA, 8 SET - "Hollywood fa film per chi nonlegge", dice Andrei Konchalowskij, al Lido per il film Paradisein corsa per il Leone d'oro a Venezia. Ma il regista russo parlaanche di olocausto, uno dei temi del film, nazismo enazionalismo ("due termini che ormai si confondono l'uno conl'altro"), democrazia ("in suo nome quante bombe su Libia,Serbia e Iraq"), fondamentalismo e, infine, anima umana divisatra angeli e demoni. Il film racconta, in uno splendido bianco e nero, la storiadi tre destini e delle loro coscienze post mortem, ovvero quellodi Olga, aristocratica russa e membro della Resistenza francese,Jules, commissario collaborazionista francese, e Helmut,ufficiale tedesco delle SS, che si intrecciano inevitabilmentedurante la guerra fin dentro i campi di concentramento. La Shoah "non è vero che è un tema abusato. Non la ricordapiù nessuno, come nessuno ricorda chi fosse Mussolini. La genteva su Internet per scoprire queste cose. Il problema dellaperdita di memoria - sottolinea - è serio".

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