Leiris, sento il dovere della sobrietà

(ANSA) - TORINO, 14 MAG - Ai terroristi che al teatroBataclan di Parigi hanno ucciso, il 13 novembre, sua moglie hadetto 'Non avrete il mio odio' in una lettera che ha fatto ilgiro del mondo. Ora quelle parole sono diventate un libro in cuic'è la vita di Antoine Leiris e di suo figlio dopo la tragedia eil esiderio di continuare a parlare direttamente alla persone. "Oggi penso di avere un dovere di sobrietà. Quando leistituzioni politiche mi invitano per rendermi onore, non civado, o mi invitano per celebrare il superbo messaggio, non civado, perché significherebbe passare dall'altra parte, dallaparte delle elite" dice all'ANSA Leiris, 35 anni, che ha fattoil giornalista ma vorrebbe dedicarsi completamente allascrittura. In 'Non avrete il mio odio', pubblicato da Corbaccio, delquale parla al Salone del Libro di Torino, racconta l'arrivodella notizia dell'attentato, la speranza subito svanita che suamoglie Helene Muyal-Leiris fosse viva, il dolore e il ritrovarsipadre solo di un bambino che oggi ha 23 mesi.

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