Libia: Calcagno, aperto porta con chiodo

(ANSA) - PIAZZA ARMERINA (ENNA), 7 MAR - "Ho lavorato molto suquella porta. Ho capito che con un chiodo si possono fare tantecose. Ho lavorato sulla serratura, o meglio sulla parte dove laserratura si va ad incastrare nella porta. Era un legno duroperò pian pianino, con la caparbietà, ho indebolito la parte.Poi ho chiamato Gino, perché mi facevano male le dita da giornie gli ho detto: 'dai Gino vieni, se dai due colpi siamo fuori".Lo ha raccontato Filippo Calcagno, uno dei due tecnici liberatiin Libia, riferendo delle modalità della fuga dal luogo diprigionia. "Ci siamo camuffati - ha aggiunto - perché avevamopaura che ci fosse qualche altro gruppo fuori ci prendesse.Siamo andati sulla strada con l'intenzione di chiedere aiuto,però' cercavamo la polizia perché era l'unica che potesse darciaiuto. E fortunatamente il buon Dio ci ha messo sulla stradagiusta. Abbiamo trovato i poliziotti e poi da lì è stato tuttoun crescendo. Io dopo circa un'ora sono tornato indietro conloro per riconoscere la casa".

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