Pessotto al Pe, "l'Heysel non è una tragedia solo juventina"

BRUXELLES - "La tragedia dell'Heysel non deve essere ricordata solo come una tragedia juventina". Lo ha sottolineato all'ANSA Gianluca Pessotto, team manager della Primavera Juventus, durante la commemorazione delle 39 vittime dell'Heysel al Parlamento europeo, in un evento organizzato dall'eurodeputato di Forza Itaila Alberto Cirio. "La Juventus in quel momento rappresentava l'Italia, sarebbe bello se oggi ci fossero anche rappresentanti di altre squadre italiane" ha proseguito l'ex terzino della Juventus. Per Pessotto è importante parlarne oggi in Europa, per "estendere l'invito a investire in strutture sportive adeguate" e insegnare ai giovani una cultura della sport, "a partecipare per la propria squadra, e non 'contro' la squadra avversaria".

 

 

Educare e prevenire sono le parole d'ordine anche di Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum, che ha lanciato un appello a Uefa e Fifa a fare di più. "Il fatto che a questi mondiali ci siano ancora dei tifosi russi e inglesi che minacciano di scontrarsi - ha dichiarato l'ex direttore della Rai - vuole dire che bisogna fare ancora molto a livello di educazione".

 

 



"Credo che l'eredità dell'Heysel sia innanzitutto, dal punto di vista processuale, la condanna della Uefa, che da quel momento è responsabile degli eventi che organizza, cosa che prima non accadeva", ha aggiunto Andrea Lorentini, presidente dell'Associazione Familiari Vittime dell'Heysel, che perse il padre Roberto nella tragedia. 

 

 

 

 

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