Sindacati Pop Vicenza, terrore non serve

(ANSA) - MILANO, 28 OTT - I sindacati tornano all'attacco deldel presidente della Popolare di Vicenza, Gianni Mion, dopo "ledestabilizzanti e minacciose dichiarazioni" sugli esuberiall'interno dell'istituto berico, quantificati in 1.300-1.500."Sindacati, dipendenti, soci e clienti sono ancora in attesa diconoscere l'ennesimo piano industriale. Le affermazioni delpresidente di BPVi sono inaccettabili perché nessuna trattativaè ancora partita" precisano Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil eUnisin del gruppo Popolare di Vicenza. "Queste sigle sindacalifaranno barricate per legittima difesa. Attendiamo il PianoIndustriale". Separatamente la Uilca ha detto no a trattamentidifferenziati tra i potenziali esuberi della Vicenza e di VenetoBanca. "Non saremo carne da macello nell'ambito di una utopicafusione". Quindi, sulle dichiarazioni di Anselmi, i segretarinazionali hanno aggiunto: "Non siamo soliti farci prendere ingiro in questo modo. Chiediamo una smentita ufficiale alpresidente Anselmi e all'a.d. Carrus".

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