Tajani, con riforma Dublino del Parlamento Ue nessun caso Diciotti

BRUXELLES - "Se gli stati membri avessero seguito la proposta di riforma di Dublino del Parlamento europeo, il problema della Diciotti sarebbe già risolto" alla radice in quanto questa "è la chiave della soluzione" perché "prevede il ricollocamento immediato" dei migranti. I Visegrad che vi si oppongono "devono farsi carico del problema, la solidarietà non è a senso unico" o "devono essere sanzionati". Così all'ANSA il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, avvertendo: "continuerò a dar battaglia" al prossimo vertice Ue.

 

Se la proposta di riforma del sistema di asilo europeo adottata dall'Europarlamento anziché essere stoppata dai Paesi dell'Est fosse stata approvata dai 28, "non ci sarebbero ora persone bloccate in mare o con la scabbia" e "non ci sarebbe questo caos che non fa bene a nessuno", ha sottolineato Tajani, ricordando di aver posto con veemenza la questione all'ultimo vertice Ue di giugno con i leader dei 28 e di averne parlato con il premier Giuseppe Conte. "Non si può non risolvere il problema, i Paesi di Visegrad devono farsene carico, la solidarietà non è a senso unico, quando sono usciti dalla dittatura hanno ricevuto aiuti dall'Europa e continuano a riceverne oggi", ha ricordato, per questo ora "si mettano una mano sulla coscienza, oggi non ci sarebbe il problema" degli sbarchi.

 

Soluzioni ad hoc con il 'gruppo dei Paesi volenterosi' su cui sta lavorando la Commissione o la modifica del mandato della missione Sophia, infatti, "rischiano di lasciare il tempo che trovano" perché "è Dublino la vera norma vincolante". "Per il Parlamento europeo", ha quindi messo in chiaro il suo presidente Tajani, la riforma del sistemo d'asilo europeo "è il punto chiave, per questo continuerò a sollevare il problema, incalzeremo i governi, non possiamo non ascoltare la voce degli europei e lasciar prevalere gli egoismi".

 

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