Turismo: Ue, ok aiuti Stato da Paesi per sostenere settore

BRUXELLES - Tra il settore dei trasporti e quello turistico c'è una stretta connessione: anche in questo caso ci sono "diversi strumenti possibili" con cui i singoli Paesi possono intervenire, "compresa la flessibilità sugli aiuti di Stato. Ci sono Paesi che stanno aiutando le aziende turistiche a sopravvivere durante la crisi". Lo ha detto la commissaria Ue ai Trasporti, Adina Valean, durante la sua audizione al Parlamento europeo in commissione trasporti. "Per tutte le modalità di trasporto, abbiamo incoraggiato gli Stati membri a usare appieno la flessibilità concessa all'interno delle regole Ue sugli aiuti di Stato. Abbiamo anche adottato un nuovo quadro temporaneo per rimediare alle difficoltà delle compagnie legate alla liquidità", ha ricordato Valean. "Un Paese può decidere se ha intenzione di concedere aiuti di Stato ed è libero di costruire la misura nella maniera che ritiene appropriata - ha continuato la commissaria - ma in futuro, ogni investimento di risorse europee fatto nel settore dei trasporti dovrà essere in linea con i criteri di sostenibilità 'verde'".

Le conseguenze del coronavirus sul settore turistico in Europa sono "devastanti" e "sono le piccole imprese a soffrire di più". L'Ue sta lavorando ad una "risposta comune". Così un portavoce della Commissione europea, tornando sui commenti del commissario Thierry Breton, sulla riunione dei ministri del Turismo Ue.

Tra le misure allo studio, spiegano dalla Commissione europea, ci sono linee guida per il funzionamento sicuro delle strutture turistiche in tutta l'Ue. In una teleconferenza tenuta ieri i ministri Ue competenti hanno sottolineato che il settore deve essere "una delle priorità" del fondo per la ripresa Ue (Recovery fund). Una necessità ancora più enfatizzata con una dichiarazione congiunta dei nove Paesi, Italia compresa, dove il turismo "è un settore strategico".

Oltre a un piano 'ad hoc' per il turismo e aiuti per aziende e regioni più colpite, nella dichiarazione firmata dal ministro Dario Franceschini, insieme ad altri otto colleghi, si ricorda il "ruolo chiave" dei trasporti aerei e il bisogno di "facilitare le operazioni di salvataggio delle compagnie aeree" e "misure di mobilità omogenee" a livello Ue.

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