Iraq/ Museo Nazionale, Google: in rete reperti "albori civiltà"

Iraq/ Museo Nazionale, Google: in rete reperti "albori civiltà" 14 mila fotografie saranno postati a partire da gennaio

Baghdad, 24 nov. (Ap-Apcom) - Il Museo nazionale dell'Iraq riaperto dopo i saccheggi seguiti alla caduta di Baghdad nell'aprile 2003 anche grazie al contributo italiano, sarà messo in rete dalla Google per essere visto da tutto il mondo. Ad annunciarlo dalla capitale irachena, il presidente della società americana Google, Eric Schmidt.Google, "ha scattato 14 mila fotografie del museo e dei suoi reperti e li mettera' in rete a partire dal prossimo anno", ha fatto sapere lo Chief del più potente motore di ricerca nella rete internet.In una cerimonia tenuta stamane nello stesso museo di Baghdad,Schmidt, ha spiegato che "i manufatti rappresentano gli albori della civiltà e Google farà si che la loro immagine e idea siano disponibili in tutto il mondo".Nel giugno scorso, grazie ad un protocollo d'intesa stipulato con il governo iracheno con l'Italia, su iniziativa del Centro nazionale delle Ricerche CNR e del Ministero degli Affari Esteri, ha visto la luce in rete "il Museo Virtuale dell'Iraq". Il Museo Virtuale, visitabile sul sito ww.virtualmuseumiraq.cnr.it, si legge sullo stesso sito, non si sovrappone a quello reale di Baghdad, ma si presenta come una selezione delle opere piu' significative del territorio iracheno e della sua plurimillenaria civilta'. Comprende anche dei manufatti custoditi nei musei di tutto il mondo.Riaperto lo scorso fabbraio dopo i saccheggi seguiti alla caduta del regime di Saddam Hussein nell'aprile 2003, il Museo iracheno, custodisce reperti dall'età della pietra fino al periodo dei califfato musulmano.

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