Sudan/ Sedicenne condannata a 50 frustate per abito indecente

Sudan/ Sedicenne condannata a 50 frustate per abito indecente Cristiana, per legge non sarebbe sottoposta a sharia

Khartoum, 28 nov. (Apcom) - Silva Kashif, sedicenne sudanese appartenente alla comunità cristiana, è stata condannata a cinquanta frustate per aver indossato un vestito ritenuto "indecente" dai giudici: lo ha reso noto il legale della giovane, Azhari al-Hajj.La giovane camminava per un quartiere della capitale Khartoum indossando un vestito al ginocchio, quando è stata fermata da un poliziotto: la sentenza del tribunale è stata eseguita subito dopo il verdetto. La vittima "non è maggiorenne, non è musulmana e non ha avuto diritto a contattare i suoi genitori": si tratta di violazioni della legge in vigore - peraltro contestata dagli attivisti per la difesa dei diritti umani - e per questo la famiglia denuncerà la polizia e il giudice che ha emesso la sentenza.L'articolo 152 del codice penale sudanese - adottato nel 1991, due anni dopo il golpe militare di Omar al Bashir, appoggiato dagli estremisti islamici - prevede una pena massima di 40 frustate per chiunque "commetta un atto indecente, violi la pubblica moralità o indossi un abito indecente"; non viene peraltro specificato di che genere di abiti si tratti, il che apre la strada ad arresti e condanne arbitrari.Dalla fine della guerra civile fra il sud cristiano-animista e il nord islamico la sharia non ha più forza di legge nelle province meridionali del Paese e in base alla Costituzione ad interim i cristiani che vivono nelle province settentrionali - dove si trova la capitale Khartoum - non sono sottoposti alla giurisdizione della legge coranica.La legge è al centro del caso che riguarda Loubna Hussein, la giornalista arrestata insieme ad altre 12 donne per aver indossato dei pantaloni "indecenti" e liberata solo dopo il pagamento di una cauzione; ma anche il giovane calciatore nigeriano Stephen Worgu, stella della squadra locale dell'Al Merreikh, è stato condannato a 40 frustate per ubriachezza, pena non ancora eseguita.(fonte Afp)

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