Afghanistan/ New York Times: inizio ritiro Usa non prima di 2011

Afghanistan/ New York Times: inizio ritiro Usa non prima di 2011 Quotidiano Usa: in tempo per preparare "rielezione" Obama

Roma, 1 dic. (Apcom) - Barack Obama annuncerà stasera l'invio di altri 30.000 uomini in Afghanistan. Il discorso del presidente degli Stati Uniti all'accademia di West Point, in riferimento ai numeri sui rinforzi Usa, non dovrebbe riservare sorprese. Così, adesso, l'attesa è tutta per le indicazioni che l'inquilino della Casa Bianca dovrebbe fornire riguardo alle diverse fasi della 'exit strategy'. Che, stando a quanto scrive il New York Times, non dovrebbe cominciare prima del 2011.L'invio dei rinforzi, come confermato da fonti diplomatiche, è condizionato a una, seppur molto lenta, exit strategy. D'altra parte, secondo alcuni analisti statunitensi, l`amministrazione Usa ha al massimo 24 mesi per convincere gli americani che sta vincendo la guerra: altrimenti il Congresso non autorizzerà più l`invio di altri soldati. E vincere la guerra significa, tra le altre cose, raggiungere quegli obiettivi che possano permettere l'inizio di un graduale disimpegno. Il primo e più importante è fare in modo che le forze di sicurezza afgane siano sempre più in grado di assumere in piena autonomia il controllo del paese. E non è un caso che ancora ieri anche il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, abbia spiegato che di certo Obama dirà che l'impegno americano "non è a tempo indeterminato".Il funzionario di Washington, naturalmente, ha evitato accuratamente di sbilanciarsi con previsioni più o meno precise. A questo ci ha pensato il New York Times, che ha indicato nel "2011 o 2012" l'anno in cui si comincerà a "ridurre" il livello delle truppe. Giusto in tempo per consentire a Obama "di prepararsi per una rielezione" alla Casa Bianca.

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