Cinema/ Gassman: Mio padre mi vedeva come croupier o mantenuto

Cinema/ Gassman: Mio padre mi vedeva come croupier o mantenuto "E`stato un`ombra gigantesca, ma ho fatto lo stesso l`attore"

Roma, 2 dic. (Apcom) - "Quando ho finito il liceo, pensavo di andare a Perugia a fare agraria. Intanto lavoravo come modello. Ma è arrivato papà, ha cominciato a dirmi che già mi vedeva diventare croupier o 'pappone'". Alessandro Gassman ricorda il suo rapporto con il padre: "Mi ha costretto a iscrivermi alla Bottega teatrale di Firenze. Dove lui era direttore e poteva tenermi d`occhio. Non avevo talento - spiega al settimanale 'Gioia', in edicola domani - e per giunta ero il 'raccomandato'. Ma ha fatto lo stesso l`attore, non ho avuto la forza di dire di no a papà"."E`stato un`ombra gigantesca. Ad ogni critica dicevo: devo farcela. Sono preciso e perfezionista, tenace. Alla fine credo di esserci riuscito, ma è stata davvero dura". Dopo 25 anni di carriera è pronto per il cinepanettone: "Luigi e Aurelio De Laurentiis sono gli unici veri produttori in Italia che si prendono dei rischi - sottolinea l'attore - e che si portano a casa dei soldi".Da 14 anni è sposato con Sabrina: "E` talmente presente nel mio cuore da non lasciare spazio alle altre". E se lo lasciasse: "Mi metterei sul mercato come puro oggetto sessuale: finalmente non dovrei più dimostrare niente a nessuno - chiude Gassman - e darei finalmente soddisfazione a mio padre che da sempre mi pronosticava un futuro da mantenuto".

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