Allarme Altroconsumo su centri abbronzanti: Si rischia pelle

Allarme Altroconsumo su centri abbronzanti: Si rischia pelle Scarse informazioni preventive, libero ingresso a minori

Roma, 4 dic. (Apcom) - Scarse informazioni preventive, scarsa attenzione alla salute dei clienti, libero ingresso ai minori.Questi i risultati di una inchiesta di Altroconsumo effettuata in 50 centri abbronzanti di otto città italiane, una inchiesta che secondo l'associazione dei consumatori dimostra che i cittadini non sono tutelati: solo 15 centri su 50 passano l'esame degli esperti di Altroconsumo. "I controlli delle Asl, se ci sono, sono ad armi spuntate - si legge nell' inchiesta - e in un quadro normativo inesistente, eccetto per la regione Piemonte". Recentemente l'Organizzazione mondiale della sanità ha elevato le lampade Uv alla categoria di cancerogeno di massimo rischio. "I centri abbronzanti dovrebbero essere dunque gestiti con la massima cautela, efficienza e professionalità nel trattare clienti e macchinari. Così non è".Altroconsumo ha passato sotto i raggi di un'inchiesta sul campo i solarium di Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma, Palermo, Torino, Venezia; dieci a Milano e Roma, cinque per ogni altra città. Lo studio è consultabile su www.altroconsumo.it.Giovani donne non abbronzate e con la pelle chiara si sono presentate agli operatori, dichiarando di assumere la pillola anticoncezionale, verificando quali informazioni e quali strumenti (come gli occhialini) fossero messi a disposizione.All'uscita chiedevano di poter portare con sé un minore in una seduta successiva. Per quest'ultima domanda solo il 20% del campione ha fornito la risposta corretta: "No, i minori non possono". Senza curarsi delle indicazioni dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro secondo cui il rischio di tumore cutaneo aumenta del 75% se la tintarella diventa un'abitudine prima dei trent'anni.Altri risultati allarmanti: nel 30% dei casi non sono stati consegnati gli occhialini, pur avendoli richiesti esplicitamente, perché giudicati dagli addetti "non necessari". Nel 78% dei centri non sono state fatte domande per stabilire il tipo di pelle e le eventuali cautele da adottare. In nessun centro sono stati consegnati opuscoli o fogli informativi dove si citassero i farmaci fotosensibilizzanti, come antibiotici, antinfiammatori, per evitare l'insorgere di macchie scure o arrossamenti.Altroconsumo ha inviato una lettera al viceministro della Salute per denunciare il degrado del settore, privo di regole condivise e applicate e di controlli sull'efficacia dei macchinari e sulla preparazione del personale.

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