Rai/ Farefuturo: Raitre finanziata solo da canone,stop pubblicità

Rai/ Farefuturo: Raitre finanziata solo da canone,stop pubblicità Fabio Fazio un esempio: serve più cultura nel servizio pubblico

Roma, 5 dic. (Apcom) - La Fondazione FareFuturo, presieduta dal Presidente della Camera Gianfranco Fini avanza una proposta sulla Rai: basta pubblicità su Raitre, per farne un canale finanziato interamente dal canone di servizio pubblico a tutto tondo che faccia soprattutto cultura. Sul modello della tv francotedesca Arte; o sul modello dello speciale 'Che tempo che fa' di Fabio Fazio, dedicato all'inaigurazione della Scala. "Una prima serata di grandissimo livello", si legge oggi su Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo."Fabio Fazio - scrive il magazine- ha fatto il Miracolo? Ha compiuto un prodigio difficilmente ripetibile presso la televisione pubblica italiana? No di certo. Fazio ha avuto solo più coraggio di tanti suoi colleghi, capistruttura e dirigenza varia Rai che davanti al Dio Auditel immolano la loro intelligenza. Servizio pubblico vuol dire puntare alla qualità"."Una serata, però - continua l`articolo - che pone delle domande cui non si può più sfuggire. Non è accettabile che un servizio pubblico confini a orari impossibili la messa in onda di opere e concerti; al contrario, occorre promuovere dirette dai nostri teatri lirici". E ancora: "non è pensabile che il nostro paese così ricco di opere d`arte ammirate in tutto il mondo ponga in orari di secondo livello trasmissioni intelligenti come quelle condotte da Philippe Daverio".Ed ecco la proposta di Ffwebmagazine: "È tanto rivoluzionario proporre il cambiamento di Raitre in un canale senza più pubblicità, completamente alimentato dai fondi provenienti dal canone il cui unico obiettivo è la programmazione di trasmissioni culturali "intelligenti"? La via da seguire è quella francese intrapresa da Sarkozy" (cioè la soppressione dei proventi pubblicitari). E "l`esempio per un vero cambiamento di Raitre dovrebbe essere Arte, televisione culturale franco/tedesca ammirata per i suoi programmi di alto livello, ma condotti con altrettanta precisione e leggerezza, capaci di coinvolgere anche un pubblico di non addetti ai lavori. La Rai deve investire realmente in cultura anche per riparare a scempi commessi negli anni passati come le soppressioni delle locali Orchestre Rai".

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