Crisi/ Cuneo: "il peccato capitale è stato dei banchieri"

Crisi/ Cuneo: "il peccato capitale è stato dei banchieri" Nel libro-intervista con Tamburini le domande aperte sulla crisi

Roma, 7 dic. (Apcom) - La peggior crisi finanziaria internazionale dal crack del 1929 porta responsabilità precise. "Il peccato capitale è stato dei banchieri, che hanno smesso di fare il loro mestiere: calcolare il rischio dei finanziamenti e prestare soldi in base alla capacità delle imprese di ripagare il debito. Invece hanno preferito seguire logiche puramente speculative per ottenere profitti sempre più elevati". E' l'opinione di Gianfilippo Cuneo, storico direttore della McKinsey, dove ha lavorato per 22 anni e uno dei consulenti d`impresa più conosciuti. Cuneo, che oggi guida dei fondi d`investimento, risponde alle domande di Fabio Tamburini, direttore dell`agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor nel libro-intervista "Wall Street: La Stangata", appena uscito per i tipi della Baldini Castoldi Dalai editore. Un'intervista nella quale compie un'ampia disamina sulle responsabilità della crisi, non certo limitate ai banchieri e sulle domande che ancora attendono risposta.Gli spunti di discussione sono numerosi. Quali sono limiti e opportunità del capitalismo famigliare nel contesto di crisi attuale e in prospettiva? Quali gli errori, le omissioni e gli eccessi dei fondi di private equity? Tale «industria» ha ancora un futuro? E ancora: come si spiega il fallimento clamoroso dei gestori del risparmio? Perché hanno sbagliato? E, soprattutto, quali insegnamenti può ricavare il risparmiatore in un contesto economico di bassa crescita e crisi ricorrenti? Qual è il bilancio della stagione delle privatizzazioni? Quali sono state le occasioni mancate e gli errori fatti?Ma nel libro di Tamburini e Cuneo vengono analizzate anche le opportunità che nascono dalla crisi: come conviene muoversi, quali sono le difficoltà da superare e i rischi che si corrono, come si devono gestire le aziende nel contesto di una situazione che durerà anni. Cuneo, al riguardo, non si mostra ottimista. Quanto durerà la crisi? "Non so a chi attribuire la famosa battuta - risponde Cuneo - 'Prevedere il futuro è difficile, soprattutto quello prossimo'. Infatti fare previsioni a lungo termine è molto più facile, perchè tanto nessuno se ne ricorderà. L'esperienza però dimostra che chi ha avuto coraggio nei periodi di crisi se ne è avvantaggiato dopo. Certo - conclude - questa volta la botta è stata molto pesante e pervasiva, per cui un rimbalzo vero dell'economia non è da attendersi nel 2010. E comunque non sembrano esserci le condizioni per tornare a una finanza allegra e a tassi d'espansione confortanti. Questa volta occorrono capacità di resistenza, coraggio e una scelta accurata del timing. Chi riuscirà a resistere fino a metà del 2010, s'impegnerà a comportamenti razionali e non smetterà di seminare per il futuro, risulterà fra i vincenti del decennio successivo".Gianfilippo Cuneo, 67 anni, è stato direttore della McKinsey, dove ha lavorato per 22 anni. Nel 1989 ha fondato la società di consulenza Bain, Cuneo e Associati e successivamente il Fondo Investitori Associati. Protagonista nell`attività di consulenza e di investimento di molti fra i maggiori eventi della fine del secolo, dalle privatizzazioni alle riorganizzazioni societarie dei grandi gruppi italiani, dall`assistenza agli imprenditori quali Raul Gardini o Marco Drago, fino ad alcune operazioni di private equity che hanno avuto grande successo (Panini, Seat Pagine Gialle, Lottomatica); ha anche scritto vari libri su temi di management. Attualmente si occupa del fondo di investimento Sinergia con Imprenditori, del quale è stato il fondatore e maggiore investitore; il Fondo ha già investito circa 400 milioni in aziende condotte da imprenditori italiani.Fabio Tamburini, 55 anni, è direttore dell`agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor. È stato inviato caporedattore del settimanale «Il Mondo», vicecaporedattore presso la redazione economica del quotidiano «la Repubblica» a Milano, inviato del «Sole 24 Ore», vicedirettore del settimanale «Milano Finanza» e del quotidiano «MF». Si è sempre occupato per metà di finanza e per metà di economia industriale. Da nove anni è professore universitario a contratto (prima alla Federico II di Napoli e ora a Parma). Ha pubblicato: Un siciliano a Milano, biografia non autorizzata di Enrico Cuccia (1992); Misteri d`Italia, lunga intervista ad Aldo Ravelli (1995); Affari in piazza, sulla Borsa italiana (2001); Storie di italiani in Borsa, interviste a Roberto Colaninno, Luca Cordero di Montezemolo, Leonardo Del Vecchio, Diego Della Valle, Mario Draghi, Sergio Marchionne, Mario Moretti Polegato, Corrado Passera, Alessandro Profumo, Paolo Scaroni, Renato Soru, Marco Tronchetti Provera (2008).

© RIPRODUZIONE RISERVATA